BESOZZO Quando era vivo tutti lo credevano povero. Al punto che, una volta morto, anche il Comune era sceso in campo per pagare i funerali a quell’uomo umile e conosciuto da tutti in paese. La sorpresa, come in una favola, è arrivata però quando il testamento di Aldo Soma, besozzese di 89 anni, è stato aperto. Senza eredi, l’uomo aveva deciso di lasciare tutti i suoi averi alla casa di riposo Fondazione Ronzoni. E non poco. Aveva, custoditi in un libretto postale, un piccolo tesoro: ben 250 mila euro. Una fortuna per la Ronzoni, che ora potrà terminare la costruzione della realizzazione degli otto miniappartamenti. «Un fulmine a ciel sereno quanto mai gradito – commenta Gianpaolo Contini, presidente della fondazione – quando l’ho saputo stentavo a crederci anche perché il signor Aldo, che ha fatto testamento nel lontano 1983, non aveva legami con la casa di riposo».
b.melazzini
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