L’appello non è caduto nel vuoto. L’incontro organizzato una manciata di giorni fa per raccogliere le adesioni per il servizio pedibus, sotto il cielo di Marnate, ha partorito piantine rigogliose. Si tratta, per fare chiarezza, di un’iniziativa per cui alcuni volontari si rendono disponibili ad accompagnare gli studenti a scuola a piedi. Tutto è stato reso possibile da una stretta di mano tra scuola Gabelli e amministrazione comunale del sindaco Marco Scazzosi.
A dare le dimensioni di quanto il discorso abbia attecchito è il vicesindaco e assessore alla pubblica istruzione : «Le linee di pedibus che partiranno saranno quattro – spiega – sono stati posizionati i cartelli con le varie fermate e abbiamo raccolto l’adesione sia di un buon numero di accompagnatori sia di 85 bambini».
Trattandosi di un servizio in fase di decollo, per il momento il suo svolgimento sarà limitato al solo giorno di venerdì e per il solo tragitto d’andata. «Al di là della piacevolezza dell’iniziativa in sé – prosegue Canavesi – riteniamo che il servizio rappresenti un’occasione molto importante per sviluppare la socialità sia tra i ragazzi sia tra questi e gli accompagnatori. Fondamentale è stata la collaborazione con la scuola e con i genitori che si sono subito mostrati molto sensibili all’iniziativa».
L’altro valore aggiunto è di carattere ecologico e consiste nel lasciare da parte l’uso dell’auto per consentire ai ragazzi di recarsi a scuola con una modalità diversa ma più in grado di strizzare l’occhio al rispetto dell’ambiente. E, dulcis in fundo, un po’ di moto a piedi non fa mai male anche per tenersi in forma e tenere a debita distanza eventuali lievitazioni di peso, in agguato a ogni fascia d’età.
«Peraltro – aggiunge Canavesi – questa era anche una delle sollecitazioni che ci erano pervenute dall’ultimo consiglio comunale dei ragazzi dove si era parlato anche di questo tema». Naturalmente il discorso non è destinato a rimanere confinato al venerdì. «Prevediamo di aumentare il numero di giorni – aggiunge Canavesi – confidando sia nella disponibilità dei volontari sia, appunto, nella bontà della strada intrapresa».