UBOLDO Si sono finti corrieri della Dhl per riuscire ad entrare in una villetta e farsi consegnare dai proprietari i contanti e i preziosi chiusi in cassaforte: sono stati decisamente audaci i due rapinatori che ieri pomeriggio, a volto scoperto, hanno preso di mira una villetta in via Caduti Liberazione all’estrema periferia cittadina.
I malviventi sono entrati in azione poco dopo le 15, quando hanno suonato al cancello dell’abitazione. Al citofono hanno detto di essere corrieri privati incaricati di consegnare un pacco. In realtà quando sono entrati in casa hanno estratto una pistola ed hanno intimato alla coppia, due quarantenni, di aprire la cassaforte. Il marito e la moglie, dopo qualche attimo di smarrimento, hanno subito deciso di collaborare e, seguiti dai malviventi, hanno raggiunto il locale dove era nascosta la cassaforte. Dopo averla aperta hanno consegnato, al complice del rapinatore armato di pistola, tre orologi di grande valore e contanti per un totale di poco più di duemila euro.
A questo punto i malviventi hanno raccomandato alla coppia di non muoversi prima che si fossero allontanati. Sono subito corsi fuori dalla villetta e sono saliti su un auto che avevano lasciato in sosta proprio davanti alla casa. I due coniugi hanno atteso qualche minuto e poi, quando hanno sentito che l’auto era ormai lontana, hanno tirato un sospiro di sollievo. Ripresosi dallo spavento si sono subito recati alla locale caserma dei carabinieri per sporgere denuncia. I militari hanno subito diramato una descrizione della macchina utilizzata dai rapinatori per fuggire che, nonostante i posti di blocco posizionati, non è stata rintracciata.
I due complici, infatti, sono riusciti a dileguarsi, magari anche cambiando vettura ed abbandonando quella utilizzata per il colpo. I carabinieri hanno ascoltato le testimonianze dei due coniugi che, ancora un po’ scossi, hanno ricostruito tutta la rapina. Nonostante la ricostruzione resta ancora da chiarire se l’arma usata per il colpo sia una vera pistola o una scacciacani a cui i malviventi hanno tolto il tappo rosso di sicurezza. Le due vittime hanno spiegato che i rapinatori erano molto determinati ma non sono mai stati aggressivi o violenti: si sono limitati ad ordinare di aprire la cassaforte e a farsi consegnare il bottino senza chiudere marito e moglie in qualche stanza prima di allontanarsi. I rilievi dei carabinieri sono proseguiti fino a tarda sera: le indagini puntano al mondo della microcriminalità locale.
f.tonghini
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