UBOLDO Due rapine in meno di sei ore. È stata decisamente una giornata da dimenticare quella di ieri per Uboldo: in mattinata è stata ripulita la farmacia di piazza San Pietro e nel pomeriggio un secondo colpo è stato messo a segno ai danni della filiale della Banca Intesa di via Roma. In entrambi i casi i rapinatori hanno agito senza mostrare armi: i militari della compagnia di Saronno partendo da questo e da altri indizi stanno cercando di capire se a mettere a segno le due rapine siano state le stesse persone.
Ma andiamo con ordine. Il primo allarme è scattato poco dopo le 10,30 alla farmacia Staurenghi. Un uomo con il volto coperto da una pesante sciarpa è entrato nel punto vendita. Sembrava un normale cliente ma quando è arrivato davanti al farmacista gli ha intimato di consegnare i contanti. Il rapinatore non ha mostrato armi ma ha agito con una tale determinazione che il commesso ha subito collaborato consegnando i contanti. L’uomo è uscito dal negozio e si è dileguato: è probabile che a poca distanza lo attendesse un’auto, magari con un complice. Il personale della farmacia sta svolgendo gli accertamenti contabili del caso ma secondo le prime stime il bottino sarebbe di un migliaio di euro.
Il secondo colpo è stato messo a segno poco dopo le 15 ai danni della filiale di via Roma di Banca Intesa, situata proprio davanti al palazzo municipale. Questa volta ad agire sono stati due uomini, sempre di nazionalità italiana e con il volto parzialmente coperto, che sono entrati dopo aver atteso che fosse uscito l’ultimo cliente. Anche in questo caso non hanno esibito armi ma si sono limitati ad intimare al cassiere di consegnare i soldi. È stato un vero e proprio blitz: afferrato il contante i due complici sono usciti dalla banca dandosi alla fuga. Non è ancora stato calcolato con precisione l’ammontare del bottino ma si tratterebbe di alcune migliaia di euro.
In entrambi i casi i militari del Nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Uboldo sono arrivati sul posto in pochi minuti. Sono stati posizionati dei posti di blocco per cercare di intercettare i malviventi ma sfortunatamente non hanno dato esito positivo. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze del farmacista e degli impiegati della banca anche per cercare di capire se le rapine siano state messe a segno dagli stessi rapinatori o se si sia trattato di una coincidenza. Preziose, da questo punto di vista, saranno le immagini del circuito del sistema di videosorveglianza di cui è dotato l’istituto di credito. L’ipotesi più probabile, soprattutto per il colpo messo a segno in farmacia, è che sia stato realizzato da un balordo o da un tossicodipendente alla disperata ricerca di contanti.
Sara Giudici
f.tonghini
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