BUSTO ARSIZIO – Davide Fontana, il bancario 43enne accusato di aver ucciso la 26enne Carol Maltesi, con la quale aveva una relazione, e di aver poi fatto a pezzi il suo corpo, sarà processato con rito ordinario all’udienza del 24 ottobre dinanzi alla Corte d’Assise. Così ha deciso il Gup di Busto Arsizio, che all’udienza preliminare oggi ha rigettato la richiesta della difesa, che chiedeva di eliminare delle aggravanti per fare accedere Fontana ai riti alternativi e in particolare al rito abbreviato. L’omicidio era avvenuto lo scorso gennaio in un appartamento di Rescaldina, a nord di Milano. La giovane sarebbe stata uccisa dal 43enne in quanto “colpevole” di aver deciso di trasferirsi in Veneto per stare più vicino al figlio.
“Sono pentito, non riesco a guardare in faccia i genitori di Carol, ma non ho premeditato nulla”, ha detto Fontana rilasciando in aula una dichiarazione spontanea.
“Oggi si parlava di norme, sarà più complicato quando si parlerà di persone”, ha detto a fine udienza l’avvocato Stefano Paloschi, difensore di Fontana, sostenendo che il giudice ha rigettato la richiesta di rito abbreviato da un punto di vista “tecnico”. Assenti in aula i genitori della vittima 26enne, che attraverso l’avvocato Manuela Scalia si erano opposti alla richiesta del rito abbreviato avanzata dall’imputato. “Ho in mente solo lo sguardo attonito della madre – ha detto il legale – quando le ho detto cosa saremmo venuti a fare oggi”.