Ue/ Ecofin oggi su crisi finanziaria, riforme e ‘hedge fund’


Bruxelles, 18 mag. (Apcom)
– Si svolge oggi a Bruxelles la
riunione del Consiglio Ecofin, la prima ‘normale’ dopo le
drammatiche riunioni d’emergenza del vertice dell’Eurozona e
dello stesso Ecofin del 7 e 9 maggio, che hanno messo sui binari
il gigantesco pacchetto da 750 miliardi di euro (di cui 250
dall’Fmi) per fermare il ‘contagio’ della crisi greca e gli
attacchi dei mercati ai paesi membri finanziariamente vulnerabili.

Uno dei punti più importanti di cui discuteranno i ministri finanziari dell’Ue è quello delle nuove regole sui servizi finanzari e in particolare la nuova direttiva sui cosiddetti fondi alternativi (‘hedge fund’ e ‘private equity’). La riforma proposta dalla Commissione europea prevede più trasparenza per la gestione di questi fondi, spesso accusati di essere la punta di lancia della speculazione finanziaria, e un sistema di un ‘passaporto europeo’ che imponga gestori dei paesi terzi che operano in Europa il rispetto delle norme comunitarie e i
controlli Ue.

La presidenza spagnola di turno dell’Ue presenterà all’Ecofin un testo di “approccio generale”, con alcune questioni poste alle delegazioni nazionali. La presidenza di turno e il commissario al Mercato unico e ai servizi finanziari, Michel Barnier, vogliono cercare di trovare un compromesso che eviti, in particolare, di marginalizzare i britannici, finora schierati sulla posizione della City, che è contraria per principio all’idea di sottoporre alle regole comunitarie i gestori di ‘hedge fund’ stabiliti fuori dall’Ue. L’ordine di Londra ora è “negoziare”, per evitare di presentarsi a Bruxelles per il battesimo europeo del nuovo governo conservator-liberale con una posizione di minoranza.

Per il resto, i ministri parleranno dei nuovi programmi di austerità e consolidamento di bilancio di Portogallo e Spagna, ovvero dei due paesi più nel mirino dei mercati dopo la Grecia, e delle reazioni dei mercati al pacchetto da 750 miliardi, che dopo l’iniziale euforia di lunedì scorso, sono tornate estremamente nervose e imprevedibili. In questo quadro, l’Ecofin dovrebbe affrontare anche la questione dell’indebolimento dell’euro, che secondo il presidente dell’eurogruppo Jean-Claude Juncker non è un problema in sé, mentre è preoccupante il ritmo a cui avviene, segno di volatilità dei mercati. Una volatilità che in certi casi sembra essere stata provocata da dichiarazioni intempestive o inopportune, soprattutto tedesche. Lo stesso Juncker, rispondendo a un cronista su questo, ha osservato ieri sera che certe persone “farebbero meglio a riflettere prima di parlare” e che anzi “avrebbero interesse a tacere”.

La riunione dell’Ecofin sarà anche un’occasione per confrontarsi a Ventisette, dopo la discussione a 16 nell’eurogruppo, sulle proposte della Commissione europea per il rafforzamento della ‘governance’ economica europea e per il giro di vite nel Patto di stabilità reclamato a gran voce soprattutto dai tedeschi.

Loc

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