Ue-Russia/ Summit a Stoccolma, pesa tema diritti umani


Bruxelles, 18 nov. (Apcom)
– I rappresentanti dell’Unione europea e della Russia si incontrano oggi a Stoccolma in un’atmosfera che facilmente potrà farsi tesa per via delle posizioni apertamente critiche della Svezia nei confronti di Mosca in materia di diritti umani e di Georgia. Critiche che sono state ribadite ieri in una lettera al presidente russo Dimitri Medvedev in cui 130 eurodeputati sollevano “gravi preoccupazioni sul partner con cui stiamo stringendo dei legami più forti”, citando le recenti uccisioni e i processi di difensori dei diritti umani. “Di per sé il vertice potrebbe essere piuttosto calmo, senza nessuna particolare nuvola all’orizzonte, incentrato su temi economici”, spiega ad Apcom Andrei Wilson, esperto di Russia per il think tank ECFR, European Council of Foreign Relations, aggiungendo: “Ma se gli svedesi tirano fuori i diritti umani i russi potrebbero fare delle difficoltà sul gas e l’atmosfera potrebbe cambiare”.

L’irritazione da parte russa è così tangibile che inizialmente Mosca avrebbero rifiutato di tenere il vertice a Stoccolma, chiedendo una sede più neutra, come Bruxelles. Ma Reinfeldt non ha ceduto di un passo. Mosca è ancora piccata con gli svedesi per le critiche espresse nell’agosto del 2008 dal ministro degli Esteri Carl Bildt a proposito dell’offensiva russa in Georgia: aveva evocato Adolf Hitler e la sua invasione dell’Europa centrale. E gli svedesi hanno intenzione di insistere sui diritti umani. Secondo il ministro degli Affari europei Cecilia Malmstroem, la situazione “è molto preoccupante nel paese”.

Il tema principale dell’incontro, che inizierà alle 11 nel Grand Hotel della capitale svedese e si concluderà intorno alle 15 con una conferenza stampa, sarà ufficialmente quello dell’energia, con il premier svedese Fredrik Reinfeldt e il presidente russo Medvedev chiamati a firmare un accordo per rafforzare un “meccanismo di allerta rapida” in grado di evitare che in futuro si ripetano crisi di forniture dalla Russia all’Europa. Con l’approssimarsi dell’inverno, gli europei temono che le controversie tra Mosca e l’Ucraina, attraverso cui transita l’80% del gas diretto in Europa, possano nuovamente lasciare i cittadini del Vecchio continente al freddo. Il Vecchio continente cercherà quindi di ottenere garanzie sul fatto che a prescindere dai rapporti tra Mosca e Kiev, il gas europeo sarà assicurato.

Il premier russo Vladimir Putin incontrerà domani a Yalta la sua omologa ucraina, Yulia Timoshenko, e all’ordine del giorno ci sarà anche la diatriba, riapertasi l’11 novembre scorso, quando Putin ha annunciato che ridurrà le forniture di gas all’Europa attraverso l’Ucraina se quest’ultima continuerà a prelevarne illegalmente senza pagare.

Mar

© riproduzione riservata