Ue/ Tremonti: Aumento tassa societaria Irlanda? Solo se graduale


Bruxelles, 17 nov. (Apcom)
– Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si è detto oggi contrario a un riallineamento rapido alla media europea del livello d’imposizione delle imprese in Irlanda, oggi bassissimo, con un’aliquota è del 12,5%. Per il ministro italiano, se l’aumento della ‘corporate tax’ irlandese venisse deciso come condizione per concedere i finanziamenti del Fondo di stabilità dell’Eurozona e dell’Fmi (un’eventualità che il governo di Dublino per ora esclude), la riduzione del differenziale con il resto dell’Ue dovrebbe avvenire semmai “gradualmente” (Tremonti ha usato il termine inglese “phasing out”).

Nel negoziato, in corso fra le autorità irlandesi, l’Fmi e gli organismi europei (Bce e Commissione), sull’attivazione eventuale del Fondo di stabilità, sono in gioco da una parte “la sovranità nazionale” irlandese, e dall’altra “lo spirito di responsabilità comune europeo”, ha osservato Tremonti. La questione della ‘corporate tax’, ha precisato, “dipende da scelte che non mi competono”. Comunque, ha aggiunto, sarebbe meglio un meccanismo di “phasing out”, come suggerisce “la saggezza europea”, che non una modifica della tassa societaria dall’oggi al domani. Tremonti ha poi ricordato una citazione di Colbert (il ministro del Re Sole nella Francia del ‘600): “l’arte della tassazione consiste nello spennare il pollo quanto più possibile, ma in modo da lasciarlo in vita: se gli togli tutto di colpo lo ammazzi”.

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