La Pallacanestro Varese ha ufficializzato Ioannis Kastritis come nuovo allenatore, affidandogli il compito di raccogliere l’eredità di Herman Mandole e condurre la squadra nella difficile missione salvezza. Il 42enne coach greco, originario di Patrasso, ha firmato il contratto nella serata di ieri, giovedì 13 febbraio, presentandosi in sala stampa con una felpa della società biancorossa.
Kastritis arriva dopo essere stato esonerato due settimane fa dall’Aris Salonicco, squadra che aveva guidato dal 2021 sia in campionato che in EuroCup. Il nuovo allenatore è atteso in città già questa sera e oggi dirigerà il suo primo allenamento con la squadra.
Un nome già monitorato
Dopo la trattativa sfumata con Roel Moors, il club ha deciso di puntare su Kastritis, un profilo che era già stato seguito in passato e che ha convinto la dirigenza durante il colloquio condotto da Zach Sogolow e Maksim Horowitz. Nel curriculum del tecnico figurano anche esperienze con le Nazionali giovanili greche e un periodo all’Hapoel Tel Aviv in Israele.
Che allenatore sarà?
Ioannis Kastritis rappresenta un profilo diverso rispetto agli allenatori scelti da Varese negli ultimi anni, sia per esperienza che per filosofia di gioco.
Kastritis, 42 anni, è un tecnico che ha costruito la sua carriera prevalentemente in Grecia, dove ha allenato squadre come il Koroivos Amaliadas, il Kymis, il Peristeri e soprattutto l’Aris Salonicco. Proprio all’Aris ha trascorso quasi quattro stagioni, ottenendo buoni risultati sia a livello nazionale che in Europa (EuroCup), e resistendo in un ambiente molto esigente. Oltre all’esperienza nei club, è attualmente allenatore della nazionale greca Under 19, segno di una certa considerazione nel basket ellenico.
A livello internazionale, ha vissuto un’esperienza significativa in Israele con l’Hapoel Tel Aviv, un club che compete ad alti livelli. Questo gli ha permesso di confrontarsi con un contesto cestistico diverso, molto competitivo, e di affinare le sue capacità di gestione.
Va sottolineato che Kastritis proviene da una scuola cestistica di grande tradizione. La Grecia è attualmente rappresentata in Eurolega da coach di alto livello come Georgios Bartzokas (Olympiacos), Vassilis Spanoulis (Peristeri) e Ioannis Sfairopoulos (ex Maccabi Tel Aviv e ora all’AEK Atene). Questo aspetto lascia intendere che Kastritis abbia assimilato principi solidi nella gestione tattica e nella costruzione di squadra.
Profilo tattico: focus sulla difesa
Dal punto di vista tecnico, i primi commenti raccolti sul suo stile indicano un allenatore molto attento alla fase difensiva. Questo è un elemento cruciale per Varese, che finora ha avuto gravi problemi nel contenere gli avversari. Fonti vicine all’ambiente greco lo descrivono come un coach “strutturato”, ovvero metodico e con una chiara identità tattica.
In particolare, sembra che Kastritis sia un allenatore che lavora molto sulle regole difensive e sull’organizzazione senza palla. Questo rappresenta un netto cambio di rotta rispetto agli ultimi tecnici scelti dalla società (Brase, Bialaszewski, Mandole), i cui sistemi di gioco erano più incentrati sull’attacco.
La sfida di Varese
La sua missione principale sarà salvare la squadra, che si trova in una situazione di classifica delicata. Inoltre, dovrà farlo senza avere il lusso di un roster costruito su misura per il suo stile. Sarà interessante vedere come adatterà la sua filosofia difensiva a un gruppo abituato a un basket più votato all’attacco.
Infine, la durata del contratto potrebbe essere pluriennale, segno che la società vuole provare ad aprire un ciclo con lui. Dopo il mancato accordo con Roel Moors, Varese ha puntato su un profilo che già aveva monitorato in passato e che ha convinto nei colloqui con Zach Sogolow e Max Horowitz.
Ora la parola passa al campo: riuscirà Kastritis a trasformare la Pallacanestro Varese in una squadra più solida e competitiva?