Ultraleggero precipitato E’ giallo sulle cause

GERMIGNAGA Non è ancora stato sentito dai carabinieri di Luino il pilota di 60 anni precipitato giovedì, nel tardo pomeriggio, con il suo ultraleggero.
L’uomo, di 60 anni, residente a Urbino ma con una casa di vacanza a Castelveccana, è infatti ancora ricoverato all’ospedale di Circolo di Varese. E probabilmente sarà operato per ridurre la brutta frattura al femore e quella al bacino riportata nel violento impatto. Avvenuto, intorno alle 18.30, praticamente accanto alla lingua in erba,

tra Germignaga e Brissago Valtravaglia, che funge da pista di decollo per questo tipo di apparecchi.
Il volo è durato solo pochi secondi. Giusto il tempo di  arrivare ad una quota di circa 50 metri d’altezza, in direzione Luino, e poi virare a U. È stato allora che qualcosa è andato storto. Con il mezzo, poco più di un deltaplano a motore, che privo di controllo si è schiantato poco sopra un piccolo canale di irrigazione che si dirama dal Margorabbia. Restano così ancora da chiarire le cause della picchiata improvvisa. Anche se due sono le ipotesi privilegiate: quella di un errore del pilota, proprio nella delicata fase del decollo, oppure di un guasto tecnico.
Al momento, infatti, i carabinieri hanno accertato che l’uomo possiede da diversi anni un regolare brevetto, così come pure da tempo risulta essere proprietario dell’ultraleggero. Dati che in attesa della sua testimonianza portano ad escludere un errore legato all’inesperienza. Resta però da chiarire quante ore di volo avesse compiuto di recente. Elemento, questo, che potrebbe aiutare a chiarire quanto accaduto. Sul velivolo saranno disposti accertamenti tecnici per fare chiarezza sull’incidente.

b.melazzini

© riproduzione riservata