Un 2012 senza i Maya Ma quanti terremoti

Il 2012 è stato l’anno in attesa della fine del mondo, ma a Varese i colpi di scena non sono mancati. Una piccola Apocalisse di sicuro c’è stata, quella della Lega Nord. Varese, però, resta centro del partito grazie al varesino Roberto Maroni. Il 2012 è stato un anno di terremoti: quelli politici, giudiziari e quello avvertito nettamente a maggio, con scuole evacuate e tanta paura.

POLITICA
Lo scandalo che ha coinvolto la “family” di Umberto Bossi è scoppiato alla fine del 2011, ed è di gennaio 2012 l’acclamazione di Roberto Maroni a capo del partito, deciso a fare pulizia a suon di scopa. Il primo a farne le spese è il segretario provinciale, Maurilio Canton: fedelissimo di Bossi e Reguzzoni, a pochi mesi dalla nomina è costretto alle dimissioni.
A sinistra, sono gli ultimi mesi dell’anno a diventare incandescenti: anche a Varese, infatti, la lotta per le primarie è agguerrita, renziani e bersaniani si contendono l’attenzione degli elettori della città giardino. Lo stesso Matteo Renzi arriva in città, ma non basta, e la maggioranza dei 28 mila varesini chiamati alle urne il 25 novembre e il 2 dicembre sceglie comunque Pierluigi Bersani.

SCANDALI E PROCESSI
Il 2012 si apre con il processo ad Aldo Fumagalli, ex sindaco leghista accusato di peculato e concussione: i particolari riportati dai testimoni parlano di case per indigenti usate per ospitare ragazze rumene, e dei viaggi in auto blu che l’allora primo cittadino avrebbe compiuto per andare da loro a spese dei contribuenti. Il processo non è ancora terminato, nonostante la richiesta avanzata dalla difesa di spostarlo a Brescia per legittimo sospetto,

resterà a Varese.
Gli scandali legati alla Regione Lombardia e alla sanità privata scoppiano alla fine dell’anno, coinvolgendo anche politici varesini. L’ultimo è il senatore Pdl Antonio Tomassini, indagato insieme ai fratelli Polita e al direttore generale sanità della Lombardia Carlo Lucchina.
Si riapre anche il caso sulla morte di Giuseppe Uva, artigiano varesino morto in una notte di giugno del 2008 passata tra la Caserma dei Carabinieri di via Saffi e l’ospedale di Circolo. Sotto processo sono i medici che l’hanno avuto in cura, ma in marzo la perizia ordinata dal giudice Orazio Muscato riporta in primo piano la tesi della sorella Lucia e dell’amico Alberto Biggioggero: c’è del sangue sui pantaloni di Giuseppe.

I “RIBELLI”
In marzo una donna su una sedia in piazza Libertà: è Alexandra Bacchetta, proprietaria di quel Relais Ca’ dei Santi sommerso dal fango dell’alluvione del 2009. Un mese di sciopero della fame, quello di Alexandra, che ottiene l’attenzione di media e politica. A maggio, dopo un braccio di ferro durato anni, Palazzo Estense approva: il parcheggio sotto Villa Augusta si farà. Tra i più accesi sostenitori del fronte del no c’è Daniele Zanzi, presidente della Commissione Paesaggio. Dopo mesi di tensione, Zanzi viene rimosso dall’incarico in ottobre. A settembre, invece, un’altra battaglia si chiude a favore degli ambientalisti varesini, quando la Regione decide di stralciare la cava Nidoli-Italinerti dal piano regionale. Nel frattempo, però, un’altra causa smuove l’orgoglio varesino: l’accorpamento delle province. La caduta del governo di Mario Monti, però, non ha lasciato il tempo di approvare una riforma che avrebbe visto Varese sottomessa a Como. In novembre tutte le scuole superiori della città sono in fermento, contro la legge Aprea e contro i tagli all’istruzione. Studenti e professori sono protagonisti di scioperi e cortei: il culmine con cinque giorni di occupazione al liceo Cairoli.

SPORT
Un anno magico, il 2012, per lo sport biancorosso: dalla serie A sfiorata ai play off dal Varese 1910, passando per la Cimberio campione del basket d’inverno, passando per l’oro olimpico di Michele Frangilli e i bronzi paralimpici di Federico Morlacchi, Varese si conferma città di sportivi leali e vincenti.

b.melazzini

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