Se la precarietà s’insinua velenosa in una società di calcio, l’effetto collaterale è il rincorrersi di voci su personaggi, veri o presunti, che sarebbero interessati alle sorti della stessa.
E la Pro Patria è un caso scuola sorprendente nonostante le dieci sconfitte consecutive che fanno zero in classifica. Le dimissioni di , con la salita al trono della , hanno per inerzia spostato l’attenzione sulle vicende dirigenziali. Sono cominciate a circolare nomi ed uno dei più gettonati è stato quello di, di professione farmacista dalle parti di Pavia e con la passione per il calcio. Lui stesso si definisce un «». Uno e nella fattispecie nel mondo pallonaro ed anche non.
Il suo nome è stato associato alla Pro Patria e «non so come possa essere uscito perché non è mia intenzione e quelli del mio gruppo, prendere quote sociali della società bustocca. Non siamo interessati a questo tipo di intervento», mette subito in chiaro.
E puntualizza:«Mi occupo di consulenza e con (giornalista ed ex patron del Giro d’Italia) abbiamo preparato una piattaforma che vede nel calcio un elemento trainante per il territorio e riteniamo che la zona di Busto Arsizio con l’opportunità della Malpensa, sia un territorio sul quale lavorare. Il nostro modello ricalca, con le debite proporzioni, quello del . Per fare un esempio:
da dieci piuttosto che uno da cento. E questi ci sarebbero anche se ormai è tardi per la Pro Patria con dieci sconfitte consecutive e con la prospettiva che la serie possa allungarsi».
Rivela Meazza:«Un mese e mezzo fa mi sono incontrato con e la Pro aveva perso solo quattro partite, ma lo stesso Collovati mi disse che loro avevano un grande progetto mentre Nitti ci ascoltò quasi con fastidio. ». E se adesso dovessero ripensarci? «Secondo lei mi faccio pagare per farmi prendere in giro mancando di rispetto ai tifosi? Neanche riesce a tenere su la Pro Patria».
Nel tardo pomeriggio è circolato anche un altro nome che, interpellato, ha richiesto di , interessato, lui ì, a prendere delle quote della società e che intende manifestarsi solo nel momento in cui il tutto dovesse andare in porto. Ma quali potrebbero gli sviluppi, questi non sono conosciuti nemmeno tra gli astri. Intanto, la dirigenza sta cercando un direttore sportivo. ha seccamente bocciato l’ipotesi di un ritorno di , durante la conversazione con la stampa nell’intervallo della gara di sabato scorso al e tra i papabili circola il nome di Francesco , un dejà vu che, uno volta affrancatosi da Franco , non ha lasciato grandi ricordi a Lecco(retrocesso in serie D) e a Sesto San Giovanni. Si vocifera che sia stato contattato . L’ex diesse della da qualche stagione collabora con la (Promozione), ma pare che non voglia rompere il patto sottoscritto con il presidente sostenendolo nel progetto ambizioso del numero uno neroverde che vorrebbe portare la Castellanzese in .
La partita di sabato prossimo con la è stata anticipata alle 14,30 per motivi di ordine pubblico. Non è una partita qualunque, avendo dei connotati extra campo che è pleonastico ricordare. La ha invece fissato alle 17,30 di sabato 28 novembre la partita allo Speroni con il Padova, gara valida per la tredicesima giornata di andata.