LAVENO MOMBELLO Commercio e turismo. Sono i temi più gettonati della campagna elettorale, approfonditi dai candidati Graziella Giacon (Lega Nord-Pdl-Udc), Ercole Ielmini (Centrosinistra) e Alvaro Reggiori (civica Laveno Mombello Cerro).
«Il paese – inizia Graziella Giacon – ha subito un crollo con la chiusura delle Ceramiche e non si è ancora delineato l’indirizzo economico per lo sviluppo del territorio, conteso tra vocazione culturale, turistica e di servizi. Siamo meta di mordi e fuggi e seconde case».
Queste le soluzioni firmate Giacon: «Nel progetto ex Ceramica Lago – spiega – la previsione urbanistica sostenuta dalla precedente amministrazione leghista è stata far realizzare un albergo, e lo confermiamo. Per il rilancio turistico-commerciale però serve lo sviluppo del territorio, che passi per punti di facile realizzazione e altri più impegnativi. Fra questi il sostegno alla Funivia, possibilità di sgravi fiscali, potenziamento dell’ufficio turistico, collaborazione associazioni-commercianti e regolamentazione parcheggi. Progetti chiave saranno la rivisitazione delle stazioni e la possibilità, da discutere a livello superiore, che le nostre aree di confine diventino una “zona franca”, per sviluppare un commercio innovativo».
Parte invece dal già fatto Ercole Ielmini: «Nel nuovo Pgt le indicazioni turistico-commerciali sono evidenti, con inserimento di zone ricettive basate sulla non invasività. Questo dimostra la nostra volontà a incentivare un settore possibile volano dell’economia. Le minoranze, che hanno rifiutato di partecipare all’adozione del Pgt, forse non se ne rendono conto, visti i commenti della campagna elettorale». Commenti che spesso riguardano l’incentivazione ai privati: «Adesso – spiega Ielmini – è comodo dire che si abbasseranno le tasse, ma bisogna essere corretti e riguardo la Tosap, ad esempio, ricordo che il suolo pubblico è dei cittadini ed è giusto che sia pagato. Viste le tariffe di altri Comuni rivieraschi inoltre, da noi la Tosap è la più bassa. A dimostrazione che il Comune fa la sua parte, in questi 5 anni abbiamo investito molto nella Funivia e realizzeremo ora un ostello della gioventù».
Anche Alvaro Reggiori svela la sua “formula”: «E’ naturale – spiega – che turismo e commercio siano connessi. Va considerato subito però che un’economia, per stare in piedi, ha bisogno di un bacino di utenza adeguato e il nostro, come confermano gli stessi commercianti, non è sufficiente». Come aumentare dunque gli utenti? «Bisogna far crescere il turismo – continua Reggiori – a partire dall’accoglienza. Il solo mordi e fuggi, comunque prezioso e da sviluppare, non basta più: bisogna trattenere in paese le persone. Tutti parlano di un albergo, ma nessuno dei tempi biblici di realizzazione e quindi, nell’attesa, bisogna tenere in grande considerazione altri settori. Vogliamo individuare un’area da attrezzare per i camper, perché 50 di essi valgono quanto 50 camere d’albergo, e potenziare il turismo da diporto con punti di attracco di qualità. Così, oltre a portare benessere al tessuto commerciale, si sviluppano possibilità di lavoro per giovani o privati che vogliono investire. Passando per il potenziamento dell’ufficio turistico, con pacchetti proposti anche all’estero, sulla valorizzazione del territorio, della funivia, dei lidi, si potrà poi pensare alle grandi infrastrutture».
b.melazzini
© riproduzione riservata