VARESE Varese è sempre più nera. Oltre ad averlo confermato la Digos nei giorni scorsi, la riprova è arrivata questa mattina quando, aprendo la sede del Pd in via in via Monte Rosa, il deputato Daniele Marantelli ha trovato sui muri scritte ineggianti la Repubblica Sociale Italiana e una croce celtica.
Gli autori hanno agito ieri sera, proprio in occasione del giorno della Liberazione. Hanno forse voluto vendicarsi della proposta di delibera antifascista, sottoscritta dalla coalizione di centrosinistra cittadina (Pd,
Sel e lista Varese&Luisa) e fatta girare tra il partecipanti del corteo del 25 aprile, che chiede una presa di posizione netta da parte del Governo ma anche del Comune nei confronti di manifestazioni di stampo nazional socialista? Difficile dirlo. Così, si torna a discutere dell’incremento di movimenti Skin in provincia e in città, dopo l’evento musicale che ha visto radunarsi 400 skinhead, provenienti da tutta Europa, a Malnate lo scorso sabato.
Le forze dell’ordine sono state immediatamente avvisate dello sfregio nazifascista avvenuto la scorsa notte. E il Pd non si lascia intimidire e promette di continuare nella lotta all’affermazione dei valori di libertà, giustizia sociale e tolleranza. «Provvederemo a far cancellare le scritte – commenta Marantelli – anche perché la sede del Pd si trova di fronte ad una scuola. Mi auguro che tutte le forze politiche e sociali condannino un’ideologia che ha scritto le pagine più terribili della storia europea del Novecento».V. Des.
s.bartolini
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