Un brutto Varese si salva al 94’ Avellino furioso con l’arbitro

La scena finale ricorda molto Inter-Juventus di qualche anno fa, quando fu Toldo, sull’ultimo calcio d’angolo in pieno recupero, a propiziare il pareggio nerazzurro tra le mille proteste dei bianconeri nei confronti dell’arbitro Collina. Qui ha fatto autogol il portiere Terracciano, secondo l’Avellino ostacolato nell’uscita. Il Varese racimola così il terzo risultato utile consecutivo. Lo fa al termine di una partita sicuramente non ben giocata, contro un avversario che esce inviperito sia per l’episodio del 94’, sia perché nel primo tempo arbitro e guardalinee non hanno visto il pallone calciato da Angiulli varcare completamente la linea della porta dopo aver colpito la traversa.

Squalificato Zecchin, ma classico 4-3-3 per Gautieri, con Laverone, Rea, Ely e Trevisan davanti all’estremo difensore Bressan; Corti, Tremolada e Blasi in mediana. Davanti Pavoletti, in rete nella gara di andata, confermato con Oduamadi e Di Roberto.

Partono bene i biancorossi: ci provano prima Oduamadi all’8’, fermato all’ultimo da Peccarisi, e poi con Corti, che all’11’ calcia però troppo esterno da buona posizione. Pesante l’ammonizione di Pavoletti al 13’: era diffidato, salterà quindi la trasferta di Reggio Calabria di sabato prossimo. L’Avellino gioca molto coperto, e al quarto d’ora rischia di passare su azione di contropiede, ma Bittante spreca una buona occasione sfruttando male un ottimo passaggio di Galabinov. Ancor più grande la chance che si divora Ciano al 23’, quando spara addosso a Bressan a tu per tu con lui. Al 32’ è la traversa a salvare invece il portiere varesino, ma il tiro di Angiulli finisce poi oltre la linea di porta. Gol fantasma, difficilissimo comunque da vedere a occhio nudo.

L’Avellino parte forte anche nella ripresa, e al 12’ trova il meritato gol del vantaggio su punizione (ammonito Trevisan, pure lui diffidato): magistrale la palombella di Ciano che sorprende Bressan sul primo palo. Piuttosto affaticato Tremolada, che lascia il posto a Bjelanovic. Il Varese si affida al lancio lungo, anche perché il campo – rizollato ma ugualmente impresentabile – rallenta molto le azioni. Sfiora il 2-0 Galabinov al 23’. Il pubblico invoca l’entrata in campo di Neto,

e Gautieri lo accontenta inserendolo al 25’ al posto di Oduamadi. Grillo, poco dopo, rileva invece Trevisan. Il finale sembra non poter dire nulla di buono al Varese, che a Reggio non avrà nemmeno Blasi, ammonito al 44’ per fallo su D’Angelo. Invece nell’ultimissima azione della partita arriva l’incredibile 1-1. Anche Bressan si precipita in area per il corner della disperazione, il portiere Terracciano azzarda l’uscita, forse ostacolata da un nugolo di giocatori, e il pallone gli scivola all’indietro. Una vera beffa, ma quante ne aveva subite il Varese prima di oggi?

57’ Ciano (A). 94’ aut. Terracciano (A).

Bressan; Laverone, Rea, Ely, Trevisan (77’ Grillo); Corti, Tremolada (64’ Bjelanovic), Blasi; Di Roberto, Pavoletti, Oduamadi (70’ Neto Pereira). A disposizione: Bastianoni, Damonte, Calil, Fiamozzi, Cristiano, Forte. Allenatore Gautieri.

Terracciano; Fabbro, Peccarisi, Pisacane; Bittante, D’Angelo, Angiulli (75’ Decarli), Millesi; Ciano (78’ Soncin), Galabinov. A disposizione: Seculin, Decarli, Pizza, Abero, De Vito, Massimo, Togni, Biancolino. Allenatore Rastelli.

Manganiello di Pinerolo.

ammoniti Fabbro, D’Angelo, Bittante (A), Pavoletti, Tremolada, Laverone, Trevisan, Rea e Blasi (V). Angoli 2-4. Recupero 2’ e 4’.

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