VALCUVIA La Comunità montana Valli del Verbano ha dato il via libera al “piano regolatore” dei boschi. Il piano di indirizzo forestale, adottato dall’assemblea della Cm, andrà a regolamentare circa 15 mila ettari di boschi distribuiti su 32 Comuni. Dopo un attento censimento, lo studio ha delimitato le aree trasformabili, tenendo in considerazione specie arboree e vincoli ambientali esistenti. Non superano l’1% le superfici individuate che possono essere destinate ad uso urbanistico ed estrattivo, mentre il 2% dei boschi possono essere trasformati per fini agricoli o paesaggistici.
Oltre al piano forestale, l’assemblea ha approvato il piano Vasp, acronimo di viabilità agro silvo pastorale, con cui l’ente è andato ad individuare tracciati d’interesse forestale, condividendo un regolamento per disciplinarne l’utilizzo e assicurarne una corretta manutenzione. In modo particolare, alcuni percorsi della Vasp rivestono anche la funzione di strade “tagliafuoco”; hanno quindi un ruolo strategico in caso di incendi boschivi.
E’ stata anche approvato una convenzione tra Comunità montana e Comuni grazie alla quale l’ente montano è delegato a gestire la funzione del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, relativamente ai vincoli ambientali in capo ai Comuni. L’assemblea ha approvato poi lo schema di convenzione per la gestione associata del polo catastale, in base alla quale Comunità montana potrà rilasciare le visure; il servizio in via di definizione risponde alle esigenze dei Comuni sotto i 3 mila abitanti, a cui le norme in vigore impongono la gestione associata di almeno tre funzioni entro il 2013.
«Appare chiaro che l’ente montano raccoglie la fiducia e la delega di gran parte dei Comuni del territorio per svolgere quei servizi che è complesso gestire con una struttura ridotta i termini di risorse umane ed economiche come quella di gran parte dei Comuni montani – afferma Marco Magrini, presidente della Cm – 27 Comuni su 34 hanno meno di 3 mila abitanti e di questi, 14 sono sotto i mille abitanti». M. Fon.
b.melazzini
© riproduzione riservata