02 Feb 2013
di 
2 minuti di lettura
VIGGIU’ – Diffidenza e scetticismo verso i misteri di Viggiù: il paese accoglie con tanta perplessità la leggenda dei fantasmi nel vecchio cimitero raccontata giovedì sera dal programma di Italia Uno “Mistero”. Una cosa è certa: il filmato lo hanno visto tutti. Qualcuno con distrazione, qualcun altro con paura, ma gli occhi dalla tv non li ha tolti nessuno. «Abbiamo tagliato l’erba prima del servizio televisivo – raccontano Lorenzo e Roberto della Floricoltura Rossato, ditta che si occupa della manutenzione del verde per il Comune – come facciamo anche prima dei Morti quando il cimitero viene aperto per le visite. Non abbiamo mai sentito niente di strano, per curiosità abbiamo seguito il programma in tv ma restiamo scettici. Prima d’ora non avevamo mai sentito di questa leggenda».
Lo scetticismo è il sentimento prevalente tra gli abitanti di Viggiù. «Non ho mai assistito a questi strani fenomeni – dice Marco Monfasani – Vagamente ricordo che qualcuno diceva di aver percepito strane presenze nel cimitero ma francamente è un argomento a cui non mi sono mai appassionato». «Sono molto arrabbiata – incalza invece Luigia Confalonieri – perché hanno mostrato il peggio del peggio e invece stiamo parlando di un luogo di culto. Su certi fenomeni sono scettica». C’è chi pur non credendoci è rimasto colpito: «Mi sono spaventata – racconta Antonietta – c’era la ragazza che continuava a dire che sentiva questo e quell’altro e ho cambiato canale. Non ci credo, ma ho avuto paura».
Qualcuno dunque è rimasto impressionato dalle immagini immortalate dagli inviati di Italia Uno ma i dubbi restano. Il fenomeno paranormale fa comunque discutere: «È stata la prima volta che ho sentito parlare di questa leggenda a Viggiù – dice invece Iole – Mah… io non ci credo, mio marito dice che magari potrebbe anche essere vero». Fatto sta che ieri diversi passanti non hanno potuto fare a meno di lanciare uno sguardo oltre il cancello chiuso. «La curiosità c’è – conclude Maria – Io ci credo e di sicuro una notte là dentro non ce la passerei».
b.melazzini
© riproduzione riservata
