Una montagna di cocaina e di soldi, maxi-sequestro delle Fiamme Gialle: il business dello spaccio di alto livello corre tra Varese e Como e vale, in questo caso, quasi 5 milioni di euro. L’intuito investigativo dei militari della polizia tributaria di Varese ha permesso di scovare, in casa di due albanesi, 32 chili di cocaina e 234 mila euro in contanti. I due grossisti della coca sono stati arrestati: il fiume di “neve” destinato anche alla piazza varesina.
I due pusher sono stati arrestati a Inverigo: i militari sono arrivati a loro grazie a una rapidissima indagine mirata proprio al contrasto della vendita di stupefacente.
Nel corso delle attività di controllo del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, i finanzieri hanno individuato un’auto sospetta, in uso a due fratelli di nazionalità albanese, entrambi senza occupazione, dediti al trasporto di sostanze stupefacenti precedentemente acquistate in Olanda. Le successive attività investigative, immediatamente avviate dalle Fiamme Gialle varesine, hanno permesso di individuare in breve tempo, l’appartamento dove vivevano i due grossisti, e un garage, utilizzato sia come magazzino che autorimessa.
Una volta delineati gli obiettivi i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione dell’appartamento trovando nel corso della stessa attività, le chiavi di un secondo appartamento, anche in questo caso a loro non direttamente riconducibile.
L’estensione della perquisizione alla seconda abitazione, ha consentito ai finanzieri di scovare, all’interno di un armadio chiuso a chiave, la cocaina già confezionata in 29 panetti, nonché la rilevantissima somma di denaro contante, fascettata per importi di 10mila euro ciascuno. L’attività di controllo dell’autovettura Opel Astra utilizzata dai due albanesi si è conclusa con la scoperta di ulteriore denaro contante, dell’importo di 3mila euro in contanti, custodito dentro un ingegnoso doppiofondo, accessibile previa rimozione del vano porta oggetti anteriore, dotato di serratura meccanica azionabile mediante l’utilizzo di un “ferretto” da inserire in un “microforo”.
Stando ad una prima ricostruzione, l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, avrebbe fruttato oltre 4milioni 500 mila euro di euro una volta immessa nel circuito dello spaccio. “L’attività di servizio volta al contrasto dei traffici illeciti, con particolare riferimento al traffico internazionale di stupefacenti, oltre ad aver assicurato alla giustizia i responsabili dei reati ed eliminato dal mercato un ingente quantitativo di merce, ha permesso di scongiurare gravi rischi per l’intera collettività a salvaguardia della vita umana”,
si legge nella nota ufficiale diffusa ieri mattina dal comando provinciale della guardia di finanza. In manette, si diceva, sono finiti due cittadini albanesi di 32 e 34 anni. Sicuramente, visto il quantitativo di cocaina “gestito”, si tratta di due figure di alto livello del mercato dello spaccio a cavallo tra Varese e Como. Due grossisti capace di gestire un traffico a livello regionale. L’inchiesta non è conclusa: i finanzieri stanno lavorando per ricostruire tutta la filiera di importazione della droga.