Il furto è cattivo: non ti porta via solo la banconota, che pure serve come l’aria in tempi in cui manca solo che tassino anche l’asfalto su cui cammini. Ti porta via brandelli di ricordi, pezzi di storia, spicchi di certezze. Il “mio” furto, giovedì, assieme alla borsa s’è portato la tranquillità e un po’ di lucidità. Perché quel che avevo non c’era più: la chiave dell’auto, quelle di casa, la patente, la carta d’identità… e chissaà
che altro ancora. Lì per lì neppure ti ricordi tutto quello che, da donna, avevi stipato sicura che prima o poi sarebbe servito. Che fare? Denunciare. Il furto l’ho subito a Bodio e la denuncia l’ho fatta al comando stazione carabinieri di Azzate. Dove ho trovato un sorriso, gentilezza, cortesia, professionalità, attenzione. La borsa, quarant’otto ore dopo, è rispuntata: grazie a un cittadino e grazie ai carabinieri. Il ladro s’è lo stesso portato via un po’ di me. Ma ha lasciato la certezza che c’è davvero qualcuno su cui si può contare. E questo sì, dà sicurezza.