Un futuro sindaco a me e due a te Per FI e Lega è tempo di calcoli

Partiti già in campo in vista del 2016 quando si voterà a Varese, Busto e Gallarate. Il sogno azzurro: conquistare il capoluogo e “cedere” al Carroccio le città del sud

La pazza idea di Forza Italia: strappare il sindaco di Varese alla Lega Nord e lasciare Gallarate e Busto Arsizio agli alleati.
Sono appena iniziatele trattative per costruire la coalizione di centrodestra per le elezioni amministrative del 2015, quando si voterà in città importanti come Saronno, Samarate, Somma Lombardo e Luino (unica realtá in cui e’ saltato l’accordo Fi-Lega), e già gli sguardi dei partiti sono a quelle del 2016, quando in palio ci sarà il bottino pieno delle tre grandi città della provincia, Varese, Gallarate e Busto Arsizio.

Se per quest’anno il clima di collaborazione avviato ai tempi delle elezioni provinciali sembra aprire le porte ad una conferma generalizzata dell’alleanza Carroccio- azzurri, la vera partita è quella del 2016.
In particolare su Varese, oggetto del desiderio da parte di Forza Italia, che ha sempre dovuto rinunciare ad ogni pretesa di candidatura per la poltrona più ambita di Palazzo Estense a favore della Lega Nord. Ma i tempi dei “diktat” alle cene di Arcore tra e sono ormai andati, e lasciano spazio al Carroccio più pragmatico e meno “Varese-centrico” del segretario federale .

Così l’ipotesi messa sul tavolo da Agorà, l’associazione politico-culturale che rappresenta la spina dorsale locale di Forza Italia, non scandalizza come avrebbe fatto un tempo: uno “scambio” tra il candidato sindaco della Città Giardino, che andrebbe per la prima volta agli azzurri, e quelli di Gallarate e Busto, nelle ultime due tornate appannaggio di Forza Italia.
Una soluzione che, al netto delle resistenze del governatore che non intenderebbe abdicare nella sua Varese, farebbe tutto sommato comodo anche ai leghisti.

Ad oggi nel capoluogo non c’è all’orizzonte un candidato sindaco forte per il dopo-, mentre Forza Italia potrebbe proporre l’autorevole , fedelissimo di Agorà, attuale presidente del consiglio comunale e coordinatore cittadino azzurro non sgradito al Carroccio.
Inoltre questa soluzione toglierebbe dall’impasse Gallarate, che i leghisti locali non intendono in alcun modo riconsegnare a Forza Italia (dopo la “crociata” del 2011 contro il leader azzurro che finì per portare alla vittoria il centrosinistra) mentre sembra evaporarsi l’ipotesi

di una candidatura del consigliere regionale , ex Pdl vicino al governatore Maroni.
Infine permetterebbe alla Lega di riprendere possesso di Busto Arsizio, dove per converso è Forza Italia che, dopo i due mandati di , faticherebbe a trovare un candidato sindaco. In questo caso salgono le quotazioni del vicesindaco , per porre fine alle divisioni interne tra l’ala “reguzzoniana” (riferita in questo caso ai fratelli e , con quest’ultima papabile candidata) e quella “maroniana” della vecchia guardia (in cui rispunta il nome dell’ex sindaco monocolore ). Ma «e’ davvero troppo prematuro per parlarne» non si sbilancia il segretario provinciale leghista .