GALLARATE – Aria irrespirabile, in città, nel mese di gennaio. Per ben sedici volte la centralina di piazza San Lorenzo ha segnato concentrazioni di Pm10 oltre la soglia di attenzione: in pratica, una volta ogni due giorni. La morsa dello smog continua insomma ad attanagliare la città dei Due Galli: dopo un dicembre difficile, con il sindaco “costretto” ad emettere un’ordinanza per limitare la circolazione dei mezzi più inquinanti e la temperatura degli impianti di riscaldamento, a gennaio è stata ancora più dura.
Il bilancio del primo mese dell’anno parla di una concentrazione media di oltre 55 microgrammi per metro cubo. È questo il dato che si ottiene facendo una media tra i valori registrati nel corso del mese di gennaio di fianco alla biblioteca civica. Per la verità, l’anno era partito discretamente: dopo aver esordito con 87 microgrammi per metro cubo, scesi a 67 il 2 gennaio, per alcuni giorni la concentrazione di particolato nell’aria è rimasta sotto i limiti di legge fino al 19 gennaio, con un unico picco a quota 56 sabato 9. Dal martedì di due settimane fa, però, i valori sono fuori norma: per tredici giorni consecutivi, tanti ne mancavano alla fine di gennaio, il Pm10 nell’aria gallaratese ha superato la concentrazione di 50 microgrammi per metro cubo.
Il giorno peggiore è stato sabato 30 gennaio, quando il particolato ha raggiunto quota 123, due volte e mezza il limite della soglia di attenzione. E in altre due occasioni si è sforata quota 100, in particolare il 22 ed il 24 gennaio, giornate nelle quali la centralina ha registrato valori pari rispettivamente a 105 e 103 microgrammi per metro cubo. In totale, a gennaio l’inquinamento nella città dei Due Galli ha superato i limiti di legge in ben 16 giornate.
Che rapportati ai 31 giorni del mese, 30 se si tiene conto che non ci sono dati disponibili per il 10 gennaio, indicano come in questo primo scorcio di 2016 a Gallarate si respira male un giorno ogni due. E, ancora peggio, le 16 giornate di sforamento del limite rappresentano la metà del totale consentito ogni anno. La legge permette infatti di sforare al massimo per 35 giornate ogni 12 mesi. Più che questo, però, conta la qualità dell’aria respirata dai gallaratesi. Che, questo l’auspicio, potrebbe migliorare già da oggi. Secondo le previsioni di Arpa, il passaggio di una perturbazione accompagnata da vento a tratti forte, dovrebbe contribuire a ripulire l’aria.