VARESE – Il Lago Maggiore, incuneato tra Italia e Svizzera, ha fatto battere il cuore a generazioni di artisti e intellettuali, tra cui Flaubert, Montesquieu e Hemingway. Alcune delle tappe suggerite da questa guida, pubblicata da Emons, sono Il Museo delle pipe a Brebbia, il Museo dell’ombrello a Gignese, il Museo del cappello a Ghiffa, il Museo della pesca all’Isola dei pescatori, Volandia ovvero Il Museo del volo a Somma Lombardo.
Per gli amanti della letteratura le proposte sono svariate: la casa della regina del noir Patricia Highsmith ad Aurigeno; a Ranco si trova, invece, la vecchia scuola elementare in cui insegnò Gianni Rodari; a Stresa il bar di Ernest Hemingway, il locale è al Grand Hotel des Iles Borromées, lo scrittore americano era solito alloggiare nella stanza 106 e passava le giornate a navigare sul lago e a pescare. A Luino si può andare al Caffè Clerici di Piazza Libertà, un tempo frequentato dallo scrittore Piero Chiara.
Quanto alle chiese, una meta è il Santuario della Madonna del Sangue nel piccolo comune di Re, nella Valle Vigezzo. Nella Basilica si trova l’immagine miracolosa di Maria che allatta, il dipinto attira pellegrini da tutto il mondo. Gli autori del volume sono Insa Hohmann, storica dell’arte, Katharina Hohmann artista e docente d’arte a Ginevra e Fritz von Klinggraeff, giornalista e scrittore.
INSA HOHMANN, KATHARINA HOHMANN, FRITZ VON KLINGGRAEFF, 111 LUOGHI DEL LAGO MAGGIORE CHE DEVI PROPRIO SCOPRIRE (EMONS, PP. 230, EURO 16.95)