Avere vent’anni, essere amici letteralmente da una vita e sognare in grande. Così si potrebbe riassumere l’essenza di Miglie House. Un gruppo affiatato che nasce sul parquet del minibasket, una vecchia fattoria con tanto spazio per giocare e tante passioni da condividere.
Tutto comincia quasi per gioco, da bambini, spostando mobili. Poi è stato il turno delle pareti, degli infissi, delle luci… e così è nata Miglie House, a Besozzo in località Miglierina. Che è un punto di ritrovo, ma soprattutto un’idea, uno stile di vita. Alla base di tutto ci sono dei valori comuni: i viaggi, la voglia di scoprire cose nuove e divertirsi, l’amicizia e il basket.
Ragazzi di vent’anni con vissuti diversi ‒
c’è chi studia, chi lavora, chi fa un po’ e un po’‒ e che alla fine della giornata si riuniscono come fossero una grande famiglia. «Miglie House è casa, ci ritroviamo qui tutte le sere da sempre, e tra una chiacchiera e l’altra sono nate tante idee a cui abbiamo dato vita. Suonare, ballare, scattare fotografie… Miglie House si è prestata a tutto questo e ad un certo punto ci siamo detti: perché non condividerlo con i nostri coetanei? Non c’è nulla di simile in provincia, uno spazio per i giovani, in cui divertirsi e stare insieme, alla faccia del mainstream e del piattume che c’è intorno». È così, come per magia, una vecchia cascina si è trasformata in un microcosmo pullulante di energia, di musica e di divertimento.
Ma Miglie House è e deve restare “una questione privata”. «Purtroppo questo posto ha dei limiti strutturali. È un edificio storico e anche solo per cambiare le tegole del tetto abbiamo dovuto chiedere il permesso alla Regione – spiegano i ragazzi – Non ci sono i requisiti perché diventi un locale, per questo siamo alla ricerca di uno spazio nuovo in cui poter portare la nostra musica e organizzare feste. Ma non è facile, lo spirito di questo posto sta anche nelle sue vecchie mura». Ma siccome questi ragazzi sono tenaci e creativi e «se i limiti ci sono è perché devono essere abbattuti, facendo quello che ci piace», non si sono persi d’animo. Nasce così la pagina Facebook, il logo e l’hashtag MGLHS.
«L’idea è di diversificarci e di portare il nostro stile di vita in giro. Abbiamo voluto creare un band in cui le persone si possano rispecchiare e sentirsi parte della famiglia». Il logo è particolarmente significativo. «Nasce durante una vacanza a Rodi, una sera in spiaggia. Rappresenta un albero della vita nei cui rami si nascondono tanti elementi simbolici».
E poi ci sono i progetti. Uno, disponibile su Facebook e Instagram, si chiama “Riscoprire con noi”. L’idea è appunto quella di riscoprire e valorizzare con degli scatti le bellezze del territorio. «Ci siamo detti: è inutile viaggiare tanto e lamentarsi di quello che c’è qui. Perché nella nostra provincia ci sono posti speciali, basta saperli vedere». Adesivi, magliette e felpe con il logo di Miglie House cominciano a spuntare in giro come funghi e i ragazzi non lo nascondono, puntano in alto, «il più in alto possibile, ma sempre con i piedi per terra. Siamo ragazzi umili e vogliamo rimanerlo».
E fanno bene Edo, Permu, Nico, Zana, Piotto, Tia, Katch, Soffia, Fede, Fabio, Cri e Ale a credere nel loro sogno, «perché la gente si sente appartenente a Miglie House», e ci si diverte tutti.