Lo “Sblocca-Italia” scommette su Malpensa: quasi un miliardo di fondi destinati alle infrastrutture per l’aeroporto. Tra cui i primi passi per portare i treni ad alta velocità. «Ora scelte politiche coraggiose» invoca Luca Marsico (Forza Italia).
Nel decreto Sblocca-Italia che il premier Matteo Renzi e il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi hanno annunciato venerdì scorso, avviando un mese di consultazioni, arrivano buone notizie per Malpensa.
Tra i 30 miliardi di euro di opere sburocratizzate e pronte a ripartire, ci sono anche 890 milioni per le infrastrutture dell’aeroporto di Malpensa, cui si aggiungono 75 milioni per il potenziamento della tratta ferroviaria Novara-Malpensa.
Se a questo sblocco di risorse da parte del governo centrale si sommano i 31 milioni di euro stanziati dal Consiglio regionale della Lombardia la scorsa settimana nella sessione di bilancio, per completare la provvista finanziaria da 115 milioni di euro necessaria a portare a compimento il cantiere del collegamento ferroviario tra Terminal 1 e Terminal 2, il totale supera il miliardo di euro. Alla faccia di chi vuole male a Malpensa.
«Un’ulteriore dimostrazione, dopo la positiva conclusione della partita della defiscalizzazione di Pedemontana, del fatto che questo governo mostra grande attenzione per il territorio della provincia di Varese – sottolinea il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri – il completamento dei collegamenti infrastrutturali e della dotazione di infrastrutture a supporto dello scalo era uno degli impegni presi su Malpensa, con l’obiettivo di rafforzare la competitività dell’aeroporto e di renderlo il più possibile simile agli altri maggiori scali europei».
Alfieri sottolinea in particolare quanto sia decisivo l’investimento sull’alta velocità a Malpensa: «È fondamentale per alimentare i voli intercontinentali, che sono quelli che garantiscono maggiori ricadute. Un’alternativa nel momento in cui vengono meno i voli interni di Alitalia».
Luca Marsico, consigliere regionale di Forza Italia, auspica che «venga riconosciuto dal governo il ruolo fondamentale che Malpensa svolge per lo sviluppo non solo della Lombardia ma di tutto il territorio nazionale».
«Se lo Sblocca-Italia è un segnale in questa direzione, ben venga». Sì, ma non basta, secondo l’esponente azzurro: «Al di là del fatto che gli investimenti sono positivi e in linea con una strategia di sviluppo, Malpensa in questa fase ha bisogno di scelte politiche importanti, in primis dal ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, che deve dire a chiare lettere quali prospettive il governo intende dare allo scalo varesino, sia sul fronte del trasporto passeggeri che su quello delle merci».
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