Un polo multifunzionale per l’area dell’ex Whirlpool?

Rilancio: «Le proposte sono diverse, ma occorrono qualità, internazionalizzazione e permeabilità»

In cosa sarà convertita la sede della Whirlpool di Comerio si saprà solo tra marzo e aprile. Ma ad oggi è chiaro che in quella grande area di 50 mila metri quadrati non ci sarà né un centro commerciale, né un intervento immobiliare. Piuttosto potrebbe nascere un polo multifunzionale – forse organizzato sul filo conduttore del lago di Varese – che sia sostenibile economicamente, che porti occupazione e valore al territorio. Questo stando ai pareri fino ad ora raccolti da un gruppo di studio di 28 persone divise in 4 gruppi, ciascuna supportata da un tutor. L’orientamento alla realizzazione del polo multifunzionale è stata esplicitata ieri, al termine di un workshop che si è svolto nella Camera di Commercio di Varese, a cui hanno partecipato anche associazioni di categoria e sindacati.

«Fuori di retorica, nel lasciare la sede di Comerio abbiamo sentito l’obbligo morale di immaginare per lei un futuro, con l’obiettivo di portare vantaggio al territorio – afferma Gaetano Casalaina, Government Affairs Director presso Whirlpool Emea – Vista la complessità della sfida ci siamo affidati all’Advisor americano Jrl che ci ha proposto una metodologia nuova per l’Italia, ma già nota a Manchester e Berlino, città dove lo sviluppo urbanistico è stato concepito raccogliendo gli spunti di chi meglio di altri (come imprenditori, università, attori del territorio, ndr) può immaginare come creare valore da una soluzione immobiliare. Abbiamo dunque coinvolto una serie di persone, tra cui anche sportivi e persone del mondo dell’arte».

«Le proposte sono diverse, ma è fondamentale che lo sviluppo dell’area tenga presente tre parole chiave: qualità, internazionalizzazione e permeabilità – spiega Giuseppe Albertini, presidente della Camera di Commercio di Varese – Per il territorio deve esserci un indotto. Un’idea, appunto, è quello di creare un sistema di attività legate al lago di Varese».

«Stiamo portando avanti da mesi un percorso di condivisione, fino ad oggi ne abbiamo solo qualche tassello – aggiunge Silvio Aimetti, sindaco di Comerio, comune che avrà un ruolo importante nello stabilire la destinazione dell’area – Un primo passaggio è stato la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra azienda, comune di Comerio e due università (Liuc e Insubria) per trovare soluzioni di medio e lungo termine. Non parliamo solo di 500 posti di lavoro che si sposteranno, ma di un indotto significativo. Si tratta di trovare una modalità innovativa per dare nuova vita al posto. Dal confronto, ad oggi, sono nate diverse proposte che hanno a che fare con lo sport, l’innovazione, il settore manifatturiero. Sembra che le idee avute da Giovanni Borghi 70 anni fa siano ancora attuali».

Sul tavolo c’è anche un progetto centrato sulla creazione di software e videogame; un polo sportivo; una riconversione parziale in teatro e un hotel a 5 stelle. Un’area “multipurpose” potrebbe riunire più attività, aggregandole su un tema legato al territorio. Il sindaco Aimetti ritiene che l’aspetto che vada privilegiato sia quello della «creazione di posti di lavoro». Come ha fatto presente Casalaina, «non si esclude neppure l’arrivo di una nuova corporation». Per migliorare il collegamento tra Comerio e Milano è arrivata la proposta di creare una stazione ferroviaria all’interno dell’area Whirlpool.