L’arte del design e l’impegno sociale si incontrano alla Triennale design museum di Milano per “Recupero”, la mostra curata dalla varesina Valia Barriello e dedicata ai progetti dell’associazione Artwo.
«Dentro e fuori le mura» è il sottotitolo di questa esposizione che sarà inaugurata martedì 29 ottobre al Triennale DesignCafé di viale Alemagna 6 dove rimarrà liberamente visitabile fino al 15 dicembre.
In mostra per l’occasione una serie di oggetti prodotti in edizione limitata da Artwo e che sono stati ideati da artisti e designer contemporanei e realizzati dai detenuti del nuovo complesso della Casa circondariale di Rebibbia, a Roma. Tra i desiner coinvolti Riccardo Dalisi, Massimiliano Adami, Francesco Faccin, il pittore Ivan Barlafante, il poliedrico Stefano Canto. E poi Fabio Della Ratta, Carlo De Meo, Sara Ferrari, Duilio Forte, Michele Giangrande, Andrea Gianni, Francesco Graci, Alessandro Guerriero, Yonel Hidalgo, Lanzavecchia + Wai, Alessandro Mendini, Paolo Ulian.
«Gli artisti hanno lavorato sul tema del recupero funzionale di oggetti d’uso comune dismessi e di prodotti semilavorati – spiega la Barriello che ha selezionato alcuni di questi progetti per la mostra –
Intanto Artwo ha avviato un percorso formativo e di realizzazione dei questi oggetti con i detenuti, creando ad hoc un laboratorio all’interno del carcere con tutta la strumentazione necessaria».
«Il design in carcere può fare della detenzione un momento di rieducazione e di recupero di una coscienza civile invece della semplice applicazione di una pena – afferma Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale design museum – In più in questo caso ha prodotto artefatti di un’eccezionale qualità che meritano un palcoscenico come il nostro».
La mostra sarà visitabile da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 20.30 (il giovedì fino alle 23). Info su
www.triennale.org.
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