Il Pd di Busto cambia rotta: il nuovo segretario è , 29 anni, renziano della primissima ora. Lo ha sancito un congresso unitario. «Nessuna rottamazione – assicura il neo- segretario – siamo uniti e coesi, e abbiamo un sogno, governare questa città».
Un “under 30” alla guida del Circolo cittadino del Partito Democratico: Maurizio Artusa, iscritto dal 2011 e renziano fin dal 2012, è stato eletto segretario con 80 voti su 84 (quattro schede bianche e una partecipazione al voto superiore al “quorum” del 50% rispetto ai 160 iscritti) e succede al dimissionario , che non è più iscritto al partito. La responsabilità del cambio generazionale, il neo-segretario, se la sente sulle spalle: «Si avverte il rinnovamento, ma senza nessuna preclusione, ci sarà spazio per le persone più esperte in segreteria. Non c’è nessuna rottamazione, solo la consapevolezza di voler lavorare bene».
Un congresso unitario, quello tenuto nella sede di viale Repubblica, alla presenza del commissario uscente , del segretario provinciale e del consigliere provinciale , che mira a chiudere la fase delle divisioni interne. «Le varie componenti mi hanno sostenuto, di questo sono orgoglioso – sottolinea Artusa – un unico candidato? Abbiamo voluto dimostrare consapevolezza al nostro interno, che abbiamo capito gli errori fatti alle ultime amministrative, ma anche lanciare un messaggio di coesione forte e chiaro all’esterno, dimostrando di poter fare un congresso in un mese, a differenza di altri partiti che sono sulla scena bustocca».
Una frecciatina alle segreterie commissariate del centrodestra, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. «Se tutti insieme, condividendo un rinnovato spirito di squadra – così Artusa nel suo discorso ha motivato l’assemblea – sapremo lavorare per raggiungere obiettivi che ora ci sembrano lontani, allora potremo tornare ad essere attori protagonisti e non semplici comparse nella sfida delle prossime amministrative».
Il neo-segretario ha le idee chiarissime su quale dovrà essere l’orizzonte della nuova segreteria: «Abbiamo un sogno, che è governare questa città – ammette il neo segretario – pensiamo che agli occhi dei bustocchi abbiamo tutto il tempo per fare capire loro che siamo assolutamente credibili e che devono darci fiducia». Perché, ha aggiunto Artusa, che aveva di fronte anche Gianfranco Bottini, coordinatore degli alleati civici di Busto al Centro (assente giustificato il leader cittadino dei Verdi ), «le sfide future ci vedranno potenzialmente vincenti solo se affrontate in maniera il più possibile coesa e unita.
Il confronto con le altre forze civiche e politiche dovrà favorire l’aggregazione di una coalizione ampia, traendo ispirazione dal modello Milano».
Nell’immediato, Artusa promette un’opposizione «costruttiva», ma anche, come invocano in molti, più incisiva: «Non ci sottrarremo. Da oggi in poi, il partito di Busto dirà la sua in maniera puntuale e precisa sui vari temi».