Castellanza Ancora tensioni al cantiere delle Ferrovie Nord di Castellanza, occupato lo scorso giovedì da operai e sindacati dopo l’avviso di cassa integrazione per 15 dei 26 dipendenti della «De Lieto srl», l’impresa in crisi finanziaria che ha in appalto i lavori per il tunnel ferroviario. Ieri pomeriggio verso le 13.30 è stata segnalata la presenza di due uomini e di un camion all’interno cantiere, dichiarato inagibile anche dall’Asl per motivi di sicurezza.
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine in seguito alla segnalazione. Giunti sul posto, carabinieri, polizia e polizia locale non hanno però trovato gli ignoti responsabili della violazione del blocco che si erano già allontanati dalla zona vietata.
La rete arancione di protezione posta davanti all’entrata del cantiere che si trova accanto all’attuale stazione di Castellanza in via Pomini era stata sollevata e lasciata a terra per permettere al camion di entrare nella zona vietata. Numerosi i pendolari che si sono fermati per capire cosa fosse successo: nei giorni scorsi uno dei sindacalisti che presidiano il cantiere (Cgil, Cisl e Uil) aveva minacciato di buttarsi sui binari. La stazione pare sia sorvegliata da telecamere che potrebbero così
rivelare i responsabili.
Sul mezzo pesante, stando alle segnalazioni, erano state caricate delle gabbie di metallo. Nessuna forzatura sulla rete di sicurezza che è stata semplicemente sollevata e messa da parte giusto il tempo della consegna: i carabinieri hanno quindi chiuso l’ingresso e sull’accaduto sarà aperta un’indagine. Il cantiere era e resta inagibile e nessuno può operare all’interno, qualunque siano state le intenzioni di chi è entrato.
Intanto è stato fissato per stamattina alle 9 alla sede di Milano delle Fnm, il tavolo di lavoro tra tutte le parti coinvolte per decidere sul futuro del cantiere, dei lavoratori e dell’opera. Ferrovie Nord ha convocato i sindacati, la Regione e le imprese. I sindacalisti si dicono fiduciosi: «L’incontro è decisivo – commenta Fabrizio Zaniolo della Feneal Uil – speriamo di risolvere il problema. Noi chiediamo che i lavori riprendano al più presto con tutti i dipendenti della De Lieto». La richiesta di Cgil, Cisl e Uil è che sia Ferrovie Nord stessa ad assumersi direttamente la gestione dei subappalti, «una “cabina di regia” è necessaria per la ripresa dei lavori».
Lo stesso assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, aveva parlato di una situazione critica, ma con alcuni margini di manovra, ponendosi due priorità: rispettare i tempi previsti per l’inaugurazione del tunnel entro il 19 dicembre e tutelare i lavoratori coinvolti. In totale erano circa 80 gli operai che fino a giovedì erano impiegati nel cantiere, di cui 50 delle ditte in subappalto. Da giugno la «De Lieto» non pagava i fornitori e adesso si prospetta l’ipotesi del fallimento. Anche gli operai questa mattina saranno davanti alla sede della Fnm per fare sentire la loro voce.
Valeria Arini
f.artina
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