Fabio Ilacqua e Luca Chiaravalli: la festa è per due al Circolo di Casbeno. La rimpatriata varesina di due degli autori di “Occidentali’s Karma”, brano che ha vinto l’edizione 2017 del Festival di Sanremo, è fissata per mercoledì 22 febbraio alle 21.
Parenti, amici, fan e persino il Sindaco di Varese, Davide Galimberti li attenderanno in via Milazzo, ma è inutile aspettarsi mirabolanti festeggiamenti, perché Fabio che, vive intensamente la vita del Circolo da cliente ma anche impegnandosi in alcune attività sociali, ha esplicitamente chiesto una festa semplice.
Non mancherà la birra, come quella che si è concesso coi soliti amici appena rientrato dalla Città dei Fiori e nemmeno la diffusione del brano vincitore.
Come lo scorso anno, poi, tornerà anche il maestro gallaratese Luca Chiaravalli, arrangiatore e produttore della canzone interpretata da Francesco Gabbani.
Nel 2016, infatti, i due artisti varesini si erano ritrovati proprio al Circolo, dopo la vittoria ottenuta da Fabio nella sezione giovani come autore del testo di “Amen” – insignito anche il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo – portata in gara sempre da Gabbani, e Luca da coautore di “Un giorno mi dirai” che portò gli Stadio alla vittoria della kermesse e del premio della critica per la musica.
E fu proprio Chiaravalli ad essere profetico un anno fa nel dire: «Avrebbe potuto essere già una bella cosa se avessimo fatto una canzone insieme, ma arrivare con due canzoni separate, vincere entrambi nelle categorie principali e il premio della critica è incredibile. Non succederà mai più un fatto del genere. L’unica cosa più bella che potrebbe accadere, sarebbe se l’anno prossimo andassimo a Sanremo con un brano nostro. Potremmo vincere».
E così è stato. Resteranno “a bocca asciutta”, invece, i fan di Gabbani che non sarà presente. È certo, però, che per tutti gli autori di “Occidentali’s Karma” ci sarà ben presto da lavorare perché la canzone ha conquistato il cuore dei fan dell’Eurovision Song Contest al quale il cantautore toscano ha accettato di partecipare. Ora toccherà decidere se tradurre e adattare il testo o parte di esso – soluzione che parrebbe caldeggiata da Chiaravalli, perché, consente capire fino in fondo il significato del testo – oppure se lasciarlo in italiano, come piacerebbe a chi, italiani e non, segue con assiduità la manifestazione: una scelta che potrebbe essere decisiva sul palco di Kiev.