– Una fiaccolata dedicata originariamente all’arrivo del Natale ed ai valori della pace ma che inevitabilmente, dopo la tragedia che ha sconvolto domenica il paese, ha assunto anche significati diversi, testimoniando prima di tutto la vicinanza di Casciago e della frazione di Morosolo alla famiglia Basso.
Una comunità intera profondamente scossa dalla tragedia famigliare che ha portato domenica alla morte di , imprenditore di 53 anni, che nella sua ditta di Brunello si è tolto la vita dopo aver ferito a coltellate, un paio di ore prima, uno dei suoi tre figli, di 15 anni, nella villetta di famiglia di Morosolo.
Tanta gente ha partecipato ieri sera a Casciago, alla fiaccolata di Natale organizzata già da tempo dall’amministrazione comunale, dalla Pro Loco, dalla Protezione civile, dalla Comunità Pastorale e dalle scuole del paese. Un corteo è partito a piedi con le fiaccole dall’oratorio di Casciago, un altro ha fatto altrettanto dall’oratorio di Morosolo, luogo frequentato abitualmente dai tre figli dell’imprenditore. Due località storicamente divise da questioni di campanile ma che ieri sera hanno ritrovato l’unità nel nome della pace e della vicinanza nei confronti della famiglia Basso. I due cortei si sono uniti poi all’arrivo nei pressi della chiesa di Sant’Eusebio, luogo simbolo di tutto il paese.
«Un paese con il cuore ferito – sottolinea il sindaco
– segnato profondamente da una vicenda davvero brutta e inspiegabile; per tutta la comunità si tratta senz’altro di una ferita profonda». L’amministrazione comunale ha voluto che la fiaccolata si svolgesse ugualmente, nonostante la tragedia consumatasi domenica. Gli organizzatori hanno deciso di togliere dal programma della manifestazione, per rispetto nei confronti della famiglia Basso, il concerto previsto dell’Insubres Band e tutti i vari momenti di festa correlati alla fiaccolata.
«Non abbiamo ritenuto giusto sospendere la fiaccolata – spiega il primo cittadino – perché i motivi di fondo erano quelli del Natale e della pace e tutti noi, sia dal punto di vista laico che da quello religioso, abbiamo bisogno proprio di serenità, lasciando da parte ogni esasperazione; abbiamo deciso di ridurre il programma della manifestazione per renderla più sobria». L’amministrazione si è messa a disposizione della famiglia Basso. «Davanti a tragedie come queste non si trovano le parole – conclude Zanotti – noi comunque siamo qui e ci mettiamo a disposizione della famiglia anche a livello informale».