Una fotografia per Bertolucci Ragazzi protagonisti del Baff

Busto Arsizio Fabio Gianchetti, direttore della fotografia dell’ultimo capolavoro di Bernardo Bertolucci, “Io e te”, è stato ospite questa mattina al cinema San Giovanni Bosco per la sezione “Made in Italy scuole” del Busto Arsizio Film Festival. L’artista, che ha collaborato con i più grandi registi italiani, ha parlato agli studenti degli istituti superiori della città dopo la proiezione del film tratto dal libro di Nicolò Ammaniti. «Un film che parla di voi – ha esordito Celeste Colombo responsabile della sezione scuole – che abbiamo la fortuna di vedere con chi lo ha creato dirigendo con grande maestria la fotografia pur con i limiti dell’ambientazione circoscritta in uno scantinato. In questo modo il Baff intende formare in voi un altro gusto attraverso ila conoscenza dei tanti linguaggi del cinema».

Ambientato in una cantina, il lungometraggio ritrae l’inquetudine di due giovani, un fratello e di una sorella,che in comune hanno solo il padre. Il primo è tormentato perché non riesce a relazionarsi con i coetanei adolescenti, la seconda, perché tossicodipendente. Fratello e sorella si ritrovano e si si scoprono, sorreggendosi l’un l’altro, in uno scantinato: «In un mondo sempre più dominato dalle relazioni virtuali attraverso social network – ha commentato un docente del liceo artistico – questo film mette al centro la comunicazione visiva di cui a mio parere abbiamo molto bisogno».

Alcuni dei ragazzi in sala avevano letto il libro di Ammaniti e hanno trovato molte differenze nella sua versione cinematografica. «Il regista ha optato per un finale aperto» ha spiegato Gianchetti prima di scattare una fotografia della sala con il suo telefono. «La mando a Bernardo Bertolucci – ha detto – ne sarà felice». Il direttore della fotografia ha quindi spiegato le difficoltà nel coniugare gli strumenti tecnici ai budget sempre limitati.
V. Ari.

f.artina

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