Una fumata grigia sull’Arcisate-Stabio L’incontro con il ministro non è decisivo

Summit solo interlocutorio a Roma tra i rappresentanti del territorio e Maurizio Lupi. «Ancora troppa incertezza. Vigilia di Natale fondamentale per il futuro del cantiere»

Ieri a Roma si è svolto l’atteso incontro tra rappresentanti del territorio e il Ministro dei trasporti e infrastrutture . Sul tavolo i nodi della ferrovia Arcisate-Stabio in un incontro al quale ha partecipato anche il governatore di Regione Lombardia, . Si sono toccati diversi punti nel confronto iniziato alle 12.30 e protrattosi per diverse ore.

Cardine del confronto lo sblocco dello stallo attuale dovuto alle incomprensioni contrattuali tra RFI e Salini e, soprattutto una data, quella del 24 dicembre, giorno nel quale si dovrebbe firmare tra ICS Grandi Lavori e RFI, appaltatore e appaltante, l’atto di definitiva risoluzione del contratto.
Nei giorni scorsi è arrivata un’apertura da parte di , AD di ICS per intavolare nuove trattative con le istituzioni e Rete Ferroviaria. Ieri a Roma RFI ha spiegato le varie prospettive del futuro dell’opera,

presentando al ministro il punto dell’opera e un nuovo cronoprogramma. Di certo, l’incontro è servito per confrontarsi nuovamente su una situazione ancora di massima incertezza che inghiotte l’intera Valceresio. «Sul tavolo restano ancora purtroppo molti punti non appianati e ritengo l’incontro di ieri interlocutorio – questa la dichiarazione di , sindaco di Arcisate, paese insieme ad Induno Olona tra i più colpiti dai disagi dei cantieri fermi – Stiamo nel mezzo e, come ormai da troppo tempo, la cosa migliore è tenere un atteggiamento realista. Il 24 dicembre sarà fondamentale, da lì si potrà capire l’esatta svolta del 2015 sull’opera».
«Non sono ancora pienamente soddisfatto –commenta , primo cittadino di Induno Olona. Oltre a lui e Pierobon a rappresentare il territorio c’erano anche

, presidente della Comunità Montana del Piambello e, presenza molta importante, anche quella del presidente dell’ente Provincia di Varese e sindaco di Cantello,

«C’è ancora troppa incertezza –prosegue Cavallin- Fondamentale è stato che Maroni e Lupi hanno recepito che non ci possono essere più ritardi; nonostante il nodo contrattuale, non c’è più tempo da perdere. Ora guardiamo il 24 dicembre come data fondamentale per capire quale direzione prenderà l’opera e soprattutto in quali tempistiche si svilupperanno i lavori in futuro. Siamo disposti a sopportare solo qualche mese di ritardo, non anni».
Un accenno sull’azione legale congiunta di Arcisate, Cantello, Induno e CM: «A fronte di oggi l’azione legale rimane ferma ma presente, valuteremo gli sviluppi futuri – termina – A noi interessa che i lavori vadano avanti. Anche durante l’incontro di oggi si è parlato di un’opera che rappresenta un fallimento pagato a duro prezzo dai nostri cittadini».