Si sarebbe inventato la scusa della macchia su un vestito per poterla palpeggiare. È costato caro il tentativo maldestro e odioso a un ventenne africano che dovrà rispondere della pesante accusa di violenza sessuale davanti ai giudice del tribunale di Busto Arsizio.
La vicenda non è ancora molto chiara: si tratterebbe di un ragazzo congolese, residente in provincia di Milano. La faccenda, sulla quale sono ancora in corso gli accertamenti del caso, è venuta a galla nelle ultime ore. I carabinieri della stazione di Busto Arsizio, a conclusione di una breve attività di indagine scaturita dalla querela presentata lo scorso 16 giugno negli uffici della stazione da una giovane donna di 35 anni di Busto Arsizio. Si tratta di un’impiegata che quel giorno stava facendo rientro a casa dopo il lavoro.
Quella che doveva essere una tranquilla giornata di lavoro si è trasformata n un incubo quando il giovane congolese le si è avvicinato con una scusa banalissima. La donna sarebbe, peraltro, stata presa allo sprovvista da una richiesta tanto strana. Il ragazzo, stando alla versione fornita dalla donna, le si sarebbe avvicinato. In pochi istanti le avrebbe raccontato di una macchia presente sul vestito. Una scusa come un’altra per poterla palpeggiare. Sì perché di fronte alla ragazza sbigottita e disorientata, il giovane si sarebbe dato da fare toccandola in varie parti del corpo. Ovviamente il vestito della donna era perfettamente pulito e non presentava alcun tipo di macchia. Ma il fatto che fosse da sola è stato un incentivo per l’africano che con la prima scusa che gli è venuta in mente ha provato un approccio indegno oltre che punibile penalmente.
Il giovane è stato denunciato a piede libero. Si tratta di un disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, regolare sul territorio nazionale. La sua condotta sarà tuttavia valutata dall’autorità giudiziaria di Busto Arsizio. Sono diversi gli elementi della faccenda che andranno ancora chiariti con esattezza. In pochissimo tempo, tuttavia, il giovane è stato individuato grazie all’attività lampo svolta dai carabinieri, sulla base delle descrizioni fornite dalla presunta vittima della violenza.