Una nuova palestra per i Canottieri. Varese è sempre sulla cresta dell’onda

La costruzione della struttura è necessaria a fronte dei successi degli atleti

La palestra della Canottieri Varese è stata sgomberata dai soci, che si sono rimboccati le maniche nei giorni di festa per liberarla e fare in modo che il cantiere, che dovrebbe iniziare a breve, possa partire senza impedimenti.

L’intervento in oggetto riguarda la sostituzione edilizia del corpo attualmente adibito a palestra con un nuovo fabbricato. Stiamo parlando di un “impianto sportivo complementare”, un edificio ad un unico piano fuori terra.

In pratica, sarà abbattuto il vecchio edificio (con una superficie di 303 metri quadrati) e sostituito da un nuovo stabile su un piano, di 784 metri quadrati, mantenendo la storica vasca voga, che è un motivo di vanto della Canottieri Varese.

Si tratta di una delle prime vasche realizzate in Italia negli anni 40, forse addirittura la prima. In quella vasca si sono allenati atleti del calibro di Mario De Bortoli. Tanti giovani, inoltre, proprio in quella vasca hanno imparato la postura corretta e si sono impratichiti con le tecniche di voga.

Il costo dell’intervento è pari a 1,7 milioni di euro, di cui 1 milione e 50 mila a carico della Provincia, 500 mila del Comune e 150mila della Canottieri.

Il lavoro, richiesto da tempo e approvato dalla passata amministrazione comunale, si è reso necessario sia a fronte del successo sempre maggiore che il canottaggio riscuote tra i giovani, sia per riqualificare la struttura e renderla più competitiva per le gare nazionali e internazionali.

Non a caso, l’intervento prevede che una parte della palestra possa essere riconvertita in sala stampa e uffici in occasione di eventi speciali, senza dover ricorrere a strutture mobili.

In origine il progetto prevedeva la realizzazione di un edificio a due piani, ma la Soprintendenza ha approvato una struttura più semplice, bassa e lineare, anche nel rispetto dell’edificio storico accanto alla palestra. Un edificio in stile fascista, a forma di nave come si usava in quei tempi, con il tetto piatto e caratterizzato all’ingresso dalla scritta latina «fortiora patriae parant pectora remi».

Il rifacimento della palestra, per gli atleti, richiederà qualche cambiamento organizzativo. I Corsi Voga – quelli amatoriali -, grazie alla collaborazione di Palazzo Estense, si trasferiranno nelle palestre comunali della scuola Dante e della scuola Mazzini, dove però non ci sarà il remergometro. Gli allenamenti, di conseguenza, dovranno modificarsi un po’.

Le uscite in barca del sabato si svolgeranno regolarmente, ma è possibile che le docce non siano agibili. Agli atleti sarà richiesto quindi qualche sacrificio, ma ne varrà la pena considerando che ad accoglierli presto ci sarà una palestra più nuova e funzionale.