GALLARATE Una petizione per chiedere al sindaco Edoardo Guenzani di concedere l’apertura di una moschea a Gallarate. La richiesta arriva dalla comunità islamica pakistana ed è appoggiata dal Sindacato europeo dei lavoratori.
Sel, sigla identica a quella del partito di maggioranza che, per bocca del proprio capogruppo Alessio Mazza, in consiglio comunale ha formulato una richiesta analoga. L’istanza sollevata dall’organizzazione sindacale nasce da un’iniziativa ospitata lo scorso fine settimana al campo delle Azalee. Ovvero un torneo di cricket che ha attirato molti pakistani, venuti non solo a giocare, ma anche a chiedere uno spazio per il culto.
«Mi hanno invitato a questa manifestazione sportiva, abbiamo parlato dei diversi problemi degli stranieri», afferma il segretario Giuseppe Criseo, «tra i quali c’è anche quello della moschea».
Il sindacalista ha già inviato una lettera al primo cittadino, per «capire se ci siano degli ostacoli tecnici oppure se vi siano dei problemi di natura politica». In attesa di una risposta da parte di Guenzani, «per accelerare i tempi abbiamo deciso di dare vita a questa petizione».
La raccolta delle adesioni è iniziata solo venerdì sera, ma Criseo punta a metterne insieme «qualche centinaio» prima di protocollare il tutto a Palazzo Broletto. «Ci vorrà un mesetto», la previsione rispetto alla tempistica. Sia come sia, prende forma ufficiale per la prima volta la richiesta di uno spazio per la preghiera da parte della comunità pakistana.
Che si unisce così a quella maghrebina nella rivendicazione di un luogo per l’esercizio del culto. Con un problema di fondo: da un lato i musulmani islamici predicano in lingua araba, dall’altro quelli originari del sud-est asiatico utilizzano l’urdu.
Basterà dunque una moschea sola per accogliere queste due comunità che, pur professando la stessa fede, parlano lingue diverse?
m.sada
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