– Una piazza per il cardinal
, un viale per a Gallarate. Sono queste le intitolazioni decise nei giorni scorsi dalla giunta di centrosinistra.
L’idea di dedicare uno spazio della città dei Due Galli all’ex arcivescovo di Milano era nata nell’autunno scorso, proposta da un cittadino su Facebook alla luce della decisione dell’amministrazione di Palazzo Marino di intitolare una via a Martini.
Del resto, il cardinale ha anche un legame particolare e profondo con la città dei Due Galli. È qui che ha studiato in gioventù, frequentando l’istituto dei gesuiti dell’Aloisianum. La stessa struttura nella quale si è ritirato per trascorrere gli ultimi anni della sua vita e dove si è spento il 31 agosto di quattro anni fa.
Il sindaco aveva subito espresso il suo favore rispetto a quest’idea, accolta positivamente anche dal prevosto don , e adesso, a qualche mese di distanza dalla proposta avanzata, la giunta ha deciso di tradurre in pratica questo intendimento.
La zona scelta per ricordare il “Cardinale del dialogo”, così come era stato soprannominato Martini, si trova a Cedrate. Qui, a seguito della conclusione dei lavori di riqualificazione di piazza San Giorgio, di fronte all’omonima chiesa, si è creato uno spiazzo pedonale. E sarà quest’area a portare il nome dell’ex arcivescovo di Milano, molto amato in città e mai dimenticato.
Una scelta, questa, che unisce la volontà di ricordare questo personaggio alla necessità pratica di evitare di costringere qualche gallaratese a rifare tutti i documenti. Nessuno, infatti, è residente in quella che preso diventerà piazza cardinal Carlo Maria Martini.
Discorso analogo per quanto riguarda la seconda delle intitolazioni decise dalla giunta. In questo caso tutto nasce da un’iniziativa di Forza Italia, che ha presentato una mozione approvata dal consiglio comunale per dedicare uno spazio della città
alla memoria di , unica vittima italiana degli attentati che hanno scosso Parigi lo scorso 13 novembre. La ventottenne studentessa veneziana si trovava infatti nella sala concerti del Bataclan la sera dell’attacco dei terroristi legati all’Isis ed è una delle 93 persone rimaste vittime dell’attentato all’interno del teatro di boulevard Voltaire.L’esecutivo di centrosinistra ha scelto di intitolare alla giovane vittima del terrorismo il viale di accesso al museo Maga, dalla parte dell’ingresso di via Cadore. Anche in questo caso, nessun cittadino gallaratese dovrà rifare la carta di identità, visto che nessuno risiede nello spiazzo di fronte alla galleria d’arte moderna.Ma in questo modo la città dei Due Galli ricorderà la giovane «uccisa da mano barbara, fomentata dal fanatismo e dall’odio contro la nostra civiltà, i suoi valori di democrazia, di libertà e di convivenza», come si legge nella delibera che ha approvato l’intitolazione. Parole che assumono ancora più valore e urgenza alla luce degli ultimi attacchi terroristici che hanno colpito nuovamente l’Europa.