Talento e genio ne “Le Perle di Mogol” in scena a Saronno.Venerdì 25 novembre, alle 21, il più noto autore di testi della musica leggera italiana sarà sul palco del Giuditta Pasta per un grande evento di musica e teatro.
Sarà un’ulteriore occasione per festeggiare gli oltre 50 anni di carriera di Giulio Rapetti Mogol. Era il 1961 quando “Al di là” – canzone interpretata da Luciano Tajoli e Betty Curtis vince del Festival di Sanremo. A scrivere il pezzo è stato proprio l’autore milanese che in carriera ha regalato al pubblico alcune delle canzoni più amate della storia della musica leggera italiana. Ad interpretarle sono stati i più grandi cantautori, da Lucio Battisti ad Adriano Celentano, da Riccardo Cocciante a Mango e Fausto Leali
Dello spettacolo, che mescola amarcord, aneddoti, ricordi legati all’epico sodalizio col grande Lucio Battisti e alle composizioni musicali di maggior successo dell’autore, lo stesso Mogol ha detto: «nel tempo mi sono accorto che molte canzoni sono state amate, ma non sempre comprese fino in fondo. Mentre quando le racconto trovo persone interessatissime a capirne il senso che aveva per me. È uno spettacolo interessante che di solito piace molto e poi sono propenso a lasciar parlare il pubblico, a scoprirne le curiosità e le preferenze».
A presentare la serata sarà Francesco Pellicini, amico e collaboratore dell’autore da anni, nonchè direttore artistico del Pasta. Non è la prima volta che i due condividono il palco.
«Lavorare con Mogol – dice Pellicini – anche quando lo faccio gratis per amore del teatro che con passione gestisco, è per me un grande onore sempre».
Sono ormai più di quindici le repliche fatte insieme nel corso degli anni.
«Ho scoperto anzitutto un grande signore che non urla mai ed esprime pacato e con classe i suoi concetti. Cosa sempre più rara oggi. Certamente un amico, una persona umana che rispecchia appieno la delicatezza dei suoi testi».
Al presentatore Pellicini spetta un ruolo delicato: «interagire con lui, presentarlo, accompagnarlo nel suo racconto dove, spesso, si va a braccio e si improvvisa. Sono sempre felice quando prima di iniziare, lui mi dice: Francesco, mi fido di te e ti seguo, fammi le domande che vuoi».
E Mogol è generoso nel raccontare «è sempre un fiume in piena. L’aneddoto che mi ha più stupito riguarda il periodo in cui lui e Battisti venivano additati come fascisti perché, in epoca di contestazione, non partecipavano al ‘68 come altri cantautori. A loro in realtà la politica non interessava. Smisero di chiamarli fascisti quando trovarono nel covo delle BR i loro dischi. È per lo meno paradossale».
In scena ci saranno anche due artisti di fama che hanno collaborato con i più grandi cantanti: alla voce la celebre cantante Carlotta, nata artisticamente al CET di Mogol, e il pianista Gioni Barbera, musicista e arrangiatore apprezzato.
È possibile provare a scegliere una delle canzoni che saranno eseguite durante la serata, tramite il concorso “Vota la canzone più bella di Battisti Mogol” su sito e profilo Facebook del teatro.
Sono disponibili i biglietti d’ingresso interi, a 25 euro e ridotti under 14, a 20.
Per info: t. 02 96702127;
www.teatrogiudittapasta.it e [email protected].