Sarà pronta per l’estate la scultura con la fisionomia del robot Gundam in omaggio a Francesco Maccarini, l’architetto vedanese di 40 anni, scomparso per un malore improvviso la notte di Pasqua del 2012. Un dramma che sconvolse tutti a Vedano, ma da una storia tragica ne sta nascendo una meravigliosa. Con i colori, la creatività e le suggestioni tanto care al “Macca”, come lo chiamavano affettuosamente gli amici. Lui, appassionato del robot, tanto da averne riprodotto l’immagine su fumetti, file e bozzetti, sarà ricordato proprio da una delle sue opere.
Lo scultore, Nando Andreoli, infatti, sta lavorando su un progetto trovato in uno dei suoi file nel computer. «Questa sua idea – raccontano gli amici – l’abbiamo trovata e l’abbiamo portata avanti. Si tratta di una scultura alta cinque metri. Il materiale di costruzione usato, dopo una lunga discussione, è un mix di materiali moderni e tecnologici e tradizionali, come il mattone, il ferro e la ceramica. C’è stato un rallentamento – aggiungono – perché volevamo capire che tipo di illuminazione usare. Abbiamo pensato a un tipo di illuminazione che lo rendesse tecnologico».
In questo momento l’opera è incelofanata, ma è ormai quasi pronta per essere svelata ai vedanesi, alle persone che ogni giorno frequentano il centralissimo parco Spech. Tra pochi mesi la raffigurazione del Gundam dominerà il parco nel ricordo del “Macca”. Un super mix tra modernità e tradizione. Nel giorno dell’inaugurazione dell’opera verrà organizzata una festa simile a quella che gli amici promossero per omaggiarlo, in occasione degli eventi ad hoc messi in piedi per ricordarlo dopo la prematura scomparsa.
«Al momento – fanno sapere gli amici – manca solo la parte superiore della scultura, quella più fragile, realizzata con i materiali più fragili, topo ceramica». Mancano la testa e le spalle e poi l’opera sarà completata e l’omaggio sarà pronto per l’inaugurazione.
La mortedi Francesco Maccarini fu un colpo durissimo da sopportare per tutta la comunità. Anche il sindaco Enrico Baroffio ne fu scosso: «Mi piace ricordarlo – disse – come una ragazzo a posto, uno di poche parole, leale, era uno a quale avresti potuto affidare quanto di più importante perché sapevi che era una persona perbene. Ha lasciato il suo segno nella vita sociale di Vedano, una persona di cui sentiremo la mancanza. Siamo pronti ad ascoltare ogni iniziativa che vorrà onorarne la memoria».
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