MERCALLO “Ne sono certa, era lui”. La svolta nel caso della scomparsa di Francesco Rigoli arriva intorno alle 23 da una telefonata alla trasmissione Chi l’ha visto? In studio c’è il papà, Silvano, quando chiama una signora di Milano che dice di avere visto Francesco in mattinata, nella zona di Porta Vittoria e di averlo accompagnato alla Caritas. La donna racconta che indossava una felpa nera – una circostanza che all’orecchio della mamma è suonata come una conferma che sia proprio suo figlio – e che è stato lui stesso a chiedere della Caritas.
Emozionato papà Silvano ha lanciato un appello a Francesco. Facci sapere che stai bene, rispetteremo le tue scelte – ha detto – sono giorni di grande dolore, non importa se qualche esame non è andato nel verso giusto”. Francesco è scomparso la sera del 31 ottobre. Doveva festeggiare la notte di Halloween con degli amici – così aveva spiegato ai genitori – ma da allora di lui non c’è più stata traccia. I genitori a Mercallo l’aspettavano a pranzo il giorno successivo ma l’attesa è stata vana. L’auto di Fancesco è stat ritrovata alcuni giorni dopo carbonizzata ad Abbiategrasso.
Sono ore di angoscia anche a Mercallo per la scomparsa di Francesco Rigoli, il giovane di 24 anni di cui non si hanno più notizie dalla notte di Halloween.
La mattina successiva avrebbe dovuto raggiungere i genitori a Mercallo ma del ragazzo si sono perse le tracce. Due comunità in ansia per la sua sorte: a Sordio, nel Lodigiano, dove aveva vissuto in passato, e Mercallo, dove abitava da qualche tempo per motivi di studio. Insieme alla famiglia facevano la spola tra le due case di Sordio e Mercallo, anche se ormai il Varesotto, con l’iscrizione all’università, era diventato un punto di riferimento. Del caso si sta occupando anche la trasmissione “Chi
l’ha visto?”. «È davvero un bravo ragazzo – ripetono i vicini di casa – chissà cosa gli sarà capitato. È un mistero, speriamo che molto presto arrivino notizie confortanti, soprattutto per i genitori». Anche gli amici su Facebook hanno fatto sentire la propria voce manifestando vicinanza e affetto verso i genitori di Francesco. «Caro Francesco – scrive Rosalba – non ti conosco ma sono una semplice mamma, torna i genitori perdonano tutto, anche se a un figlio non c’è niente da perdonare, ma solo amare ed è il sentimento che provano i tuoi genitori: fatevi forza, Dio vi aiuterà». «Ciao Francesco – aggiunge Francesca – anch’io sono una mamma, e posso immaginare cosa prova in questo momento la tua famiglia, sono sette giorni che non dai tue notizie. Qualsiasi cosa ti sia successo, non esistono problemi che non possono essere risolti. Torna a casa dalla tua famiglia, o perlomeno fai una telefonata per dire che stai bene». Sono tanti i messaggi: «Fra ti prego torna a casa – dice un altro amico – pensa a tua mamma e a tuo papà, non si meritano tutto questo, qualunque sia il problema di questo tuo gesto lo puoi risolvere con loro. Fra torna, tutto Sordio ti aspetta». «Spero che tu stia bene – scrive Romilada – Quando ho sentito della tua scomparsa non potevo credere che fosse realtà. Sei sempre stato un ragazzo posato, un ragazzo modello. Fatti sentire».
Ieri papà Silvano ha preferito evitare commenti ma il suo post su Facebook non manca: «Ciao Francesco, ti prego, vai a vedere i nostri messaggi sul tuo indirizzo di posta elettronica. Tutte le sere finché non sarai con noi ne faremo uno. Questo ti permetterà di restare in famiglia con la nostra quotidianità. Un abbraccio».
e.marletta
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