Una Varese al completo spazza via la Fiat Torino

Al Memorial Di Bella di Pavia, con una prova convincente, la squadra di Caja demolisce i talentuosi piemontesi


Avramovic 10 (2/2, 2/4), Pelle 2 (1/2), Parravicini ne, Natali 5 (1/1, 1/1), Okoye 15 (5/7, 1/3), Tambone 8 (2/3), Cain 13 (3/4, 2/2), Bergamaschi ne, Ferrero 6 (2/3, 0/2), Wells 5 (2/3, 0/3), Waller 13 (0/2, 4/8), Hollis 8 (2/3, 0/3). All. Caja

Garrett 7 (2/2, 1/4), Vujacic 13 (1/3, 3/7), Poeta 8 (1/4, 0/1), Stephens 5 (1/1, 0/1), Patterson 8 (3/4, 0/3), Washington (0/2, 0/2), Okeke 3 (1/2, 0/1), Jones 2 (1/2), Mazzola 3 (1/1 da 3), Crusca ne, Mbake 7 (1/3), Iannuzzi. All. Banchi

Tiri da 2: V20/30, T11/23. Da 3: V10/26, T5/20. Liberi: V15/18, T19/29. Rimbalzi: V30 (Cain 7), Torin0 17 (3 giocatori con 3). Assist: V14 (Avramovic 7), T9 (Garrett 3). Palle perse: V1, T5. Recuperate: V2, T0. Usciti per 5 falli: nessuno.

Operai contro dottori: è massacro. E a scuola ci tornano i secondi. La prima Varese al completo della stagione distrugge Torino nel Memorial Di Bella, sotterrando la Fiat sotto quasi 30 punti di scarto (85-56). Al cospetto di una delle regine del mercato estivo in Serie A (da Vujacic e Patterson in giù…) la sporca dozzina di Attilio Caja si dimostra più pronta, più quadrata, più in spolvero, più in salute: torna Waller e torna una mano armata dalla lunga, poi ci sono la velocità e la regia di Avramovic, poi ancora la prontezza di Cain e la solidità produttiva di Okoye.

Citare i singoli, tuttavia, sembra quasi ingeneroso: tutta la Openjobmetis (amplissime le rotazioni dell’Artiglio) a Pavia gira che è una meraviglia, sia in una difesa fatti di aiuti e cambi sistematici che in un attacco costruito sulla generosità e su pochissime forzature. Varese è fisico e mente, armi che riproposte con costanza nell’arco della stagione potranno opporsi con efficacia a chi metterà in mostra un talento individuale superiore.

Nei primi 20 minuti Wells e compagni sono pressoché perfetti: ottima circolazione di palla, eccellenti spaziature offensive e trazione anteriore (leggi difesa) che anestetizza la Fiat e diventa genesi di ogni fortuna. Waller martella dalla lunga, Ferrero si inventa scorer: il parziale dei primi 10’ è 18-14, ma la Openjobmetis sta avanti anche di 8. La seconda frazione non fa che confermare le buone impressioni iniziali: con la partecipazione di Cain e di un Okoye in spolvero,

i biancorossi allungano fino al +18 (47-29), prima di chiudere sul 47-31. Al ritorno in campo Torino prova a stingere le maglie difensive, intasando l’area e tenendo Varese lontano dal ferro: con le percentuali biancorosse che si abbassano, la squadra di Banchi rosicchia punto dopo punto, arrivando fino al -8 (53-47). Sembra il preludio a un rientro vero e proprio, invece prima Hollis, poi Wells, infine Avramovic (per non citare una retroguardia di nuovo senza sbavature) ristabiliscono il + 15 al 30’ (63-48). Il passivo non verrà più recuperato dai piemontesi, anzi: con le folate di Avramovic e Okoye, una Openjobmetis che non smarrisce un grammo di concentrazione e di atletismo fino al termine raddoppia lo scarto.