Unendo Yama, che delusione: addio coppa davanti a 600 tifosi

Le Farfalle si arrendono a Modena (1-3) in semifinale e tornano a casa a testa bassa. Steccano tutte le biancorosse più attese: da Diouf a Havelkova, da Wolosz a Marcon

Parziali: 18-25, 15-25, 25-22, 15-25


:
Lyubushkina 7, Degradi 7, Rania, Michel 1, Leonardi (L), Marcon 2, Perry 7, Camera, Diouf 7, Wolosz 2, Havelkova 10, Pisani 4. All. Parisi


:
Rousseaux 13, Kostic ne, Heyrman 11, Ferretti ne, Folie 7, Arcangeli (L), Petrachi (L) ne, Piccinini 18, Fabris 21, Crisanti ne, Maruotti, Rondon 1, Ikic. All. Beltrami


:
Goitre, Pol


Spettatori: 3.480. Busto: battute vincenti 0, sbagliate 15; ricez. pos. 77% (7% perf.); attacco 28%, errori 11; muri 10. Modena: battute vincenti 4, sbagliate 14; ricez. pos. 71% (2% perf.), attacco 42%, errori 11; muri 10.

Delusione Unendo Yamamay: al 105 Stadium di Rimini, davanti a 600 tifosi biancorossi, le farfalle si arrendono 3-1 alla Liu Jo Modena e vedono sfumare l’obiettivo Coppa Italia. In finale ci vanno dunque Piccinini e compagne, che oggi alle 19 affrontano la Igor Novara (che nell’altra semifinale ha liquidato 3-1 l’Imoco Conegliano).

È stata una partita meno equilibrata di quanto ci si potesse aspettare: solo nel terzo set (con Modena già avanti 2-0) Busto ha dato segnali di vita, ma nella quarta frazione Piccinini e compagne sono salite di nuovo in cattedra chiudendo un match che ha avuto poca storia. Oltre alla condizione fisica non brillante, l’Unendo Yamamay ha pagato la serata no di quasi tutte le sue giocatrici più importanti, a cominciare da Diouf, richiamata stabilmente in panchina da Parisi a partire dal terzo set,

passando per Havelkova e la stessa Wolosz.
Nel secondo set è uscita anche Marcon (scelta tecnica, non è più rientrata). A conti fatti la miglior farfalla in campo è stata Alice Degradi (classe ’96), determinante nel terzo set. Vittoria meritata per la Liu Jo che, dopo aver recuperato Rondon in extremis (la neoarrivata Ferretti è rimasta in panchina) ha trovato nella croata Fabris un’autentica trascinatrice, ottimamente supportata in attacco da Piccinini. La formazione emiliana è parsa più squadra rispetto a Busto, sia a livello di organizzazione in campo, sia di atteggiamento. Peccato perché l’Unendo Yamamay ammirata negli ultimi due mesi aveva dato l’impressione di potersela giocare fino in fondo. Sfuma invece il secondo obiettivo stagionale dopo la Supercoppa italiana. Ora bisogna smaltire velocemente la delusione. Giovedì prossimo sarà già tempo di Champions League, con l’andata dei playoff 6: al PalaYamamay arriva la Dinamo Mosca (ore 20.30).

Nel primo set l’equilibrio si spezza con un break di 3-0 che porta Modena avanti 19-16; Busto prova a rientrare, ma con il muro di Rousseaux su Diouf la Liu Jo vola sul 22-17. Le emiliane non mollano più la presa fino all’attacco vincente di Heyrman (25-18). Ma è nel secondo set che le biancorosse crollano sotto i colpi di Fabris e compagne. Piccinini va in battuta sul 10-8 e termina il lavoro con Modena avanti 15-8, saldamente padrona del set. Intanto Marcon lascia il posto a Degradi, Michel subentra a Pisani ma la frazione prende rapidamente la via Emilia in direzione Modena (muro di Folie per il 25-15).
Nel terzo set Parisi richiama in panchina Diouf, mette Perry in posto 2 e ripropone Pisani al centro. È l’unico set in cui Busto (trascinata proprio da Degradi, e con Pisani efficace a muro) riesce a mettere in difficoltà le bianconere (che accusano una flessione). Wolosz procura tre set ball, sulla seconda Rondon spedisce in rete il servizio.
Riscossa di Busto? No, perché nel quarto set sono ancora le emiliane a riprendere il comando delle operazioni, approfittando dei tanti, troppi errori di un’Unendo Yamamay confusionaria. Tocca a Piccinini chiudere il discorso sul 25-15.