I 1.700 agriturismi lombardi sono pronti ad accogliere i turisti nell’estate 2022 durante la quale oltre 7 italiani su 10 (72%), secondo un’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi, sceglieranno queste strutture per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare, simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e della pandemia.
E’ quanto afferma la Coldiretti Lombardia alla vigilia della Giornata internazionale per la gastronomia sostenibile 2022 proclamata dall’Onu, che si celebra il 18 giugno, in occasione della XXXIV Assemblea Nazionale di Terranostra, l’associazione agrituristica della Coldiretti, a cui ha preso parte anche una delegazione lombarda guidata dal presidente di Terranostra Lombardia, Massimo Grignani.
In testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto – secondo Coldiretti/Noto Sondaggi – c’è l’enogastronomia. Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax, ma c’è anche qualcuno che ha paura del Covid e trova sicurezza nello stare in campagna e chi vuole fare attività sportiva.
In Lombardia – precisa la Coldiretti regionale su dati Istat – sono oltre mille gli agriturismi che offrono servizio di ristorazione per un totale di circa 40 mila posti a tavola, mentre più di 900 strutture hanno attività di alloggio per un totale di circa 15mila posti letto. “Nel corso degli ultimi anni – spiega Massimo Grignani, presidente Terranostra Lombardia – si è ampliata la gamma di servizi offerti e a quelli tradizionali, quali ristorazione e alloggio, se ne sono affiancati altri come degustazione, passeggiate a cavallo, escursioni, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, fattorie didattiche, corsi”.
Sul sito https://terranostralombardia.it/ è possibile visionare le proposte offerte dagli agriturismi aderenti alla rete di Terranostra, l’associazione per l’agriturismo e l’ambiente promossa da Coldiretti. Tra le tendenze dell’estate italiana 2022 – afferma la Coldiretti – c’è la crescita dei viaggi di media e breve distanza e del turismo di prossimità, il ricorso a prenotazioni last minute e la preferenza per alloggi autonomi, luoghi e attività all’aria aperta.
Cresce anche l’interesse per le mete minori, importante anche per la ricerca del buon cibo che aiuta a salvare una parte consistente del patrimonio agroalimentare Made in Italy. Il simbolo di questo impegno sono i Sigilli di Campagna Amica 2022, presentati all’Assemblea Terranostra a Roma: si tratta di 418 prodotti tipici e razze animali in tutta Italia da scoprire durante l’estate.
In Lombardia – precisa la Coldiretti regionale – si contano una ventina di “Sigilli”. Tra questi troviamo: il Bagoss, formaggio con l’aggiunta di zafferano prodotto a Bagolino, piccolo comune bresciano dell’Alta Val Sabbia; l’Agrì di Valtorta, formaggino di piccole dimensioni assai diffuso in passato nell’Alta Val Stabina (Bergamo); il Burro di Montagna dal sapore intenso e dal colore variabile in base all’alimentazione del bestiame; il Fiurì un formaggio il cui nome significa “fiore di ricotta”, che è la prima ricotta che affiora.
Grazie al lavoro degli agricoltori – continua la Coldiretti regionale – vengono custoditi in Lombardia anche il Grano Saraceno, conosciuto in Valtellina come “furmentun”, dal quale si ottiene la farina per la tipica polenta “nera” che diventa “Taragna” aggiungendo burro e formaggio; lo Stracchino all’antica delle Valli Orobiche, che deriva il nome da stracch, “stanco” in dialetto bergamasco, riferendosi alla stanchezza delle mucche durante il periodo della transumanza; il Semigrasso d’Alpe, prodotto nell’Alta Valtellina, proveniente dalla mungitura serale; la Semuda, formaggio della provincia di Como dalla storia secolare, usato per la preparazione della polenta uncia o dei tartifui rustii (patate arrosto).
Ci sono poi anche – conclude la Coldiretti Lombardia – la Capra di Livo, razza autoctona della provincia di Como che viene allevata nella Valle del Livo e in tutto il Lario occidentale, e la Capra Verzaschese, razza in via d’estinzione dell’Alto Varesotto che produce latte utilizzato per formaggi freschi e di media stagionatura.