Washington, 25 set. (TMNews) – di Luca Borsari
All’Italia servono decisioni “importanti e rapide” per tranquillizzare i mercati e ridurre il rischio sovrano evitando così un impatto importante sull’economia che manderebbe fuori mercato molte aziende. Non ha dubbi Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, la maggiore banca italiana e una delle più grandi della zona euro. Il clima percepito a Washington durante gli incontri del Fondo Monetario Internazionale, al quale sono presenti i banchieri più importanti del globo, è di preoccupazione per l’Europa e in particolare per l’Italia. E non c’è tempo da perdere.
“L’Italia – spiega il banchiere – in questo momento è percepita come un’area di massima attenzione. E’ ovviamente un Paese molto importante, non solo in Europa ma anche al di fuori. La crisi finanziaria ci ha colpito, lo sappiamo tutti, più di altri Paesi, ed è importante soprattutto agli occhi di altri operatori americani ma anche europei che l’Italia nell’ambito del problema europeo a sua volta prenda delle decisioni rapide sul debito e sul rilancio del Paese. Ho trovato molta attenzione e per certi versi molta preoccupazione verso l’Europa e in parte anche verso l’Italia”.
Un’assenza di azioni da parte del governo potrebbe portare a conseguenze molto concrete. “Il problema che vedo io oggi, soprattutto in Italia è che non è molto evidenziato – spiega Ghizzoni – è che se questo livello di tassi e di spread si consolida, l’Italia avrà un grosso problema perchè se le banche devono passare nel tempo il costo della provvista attuale sulle aziende rischiamo veramente un credit crunch che metterà in difficoltà le piccole e medie aziende italiane. Lo stesso problema in parte c’è in altri Paesi, Se dovessi appplicare il costo del funding pari pari a un’azienda italiana rispetto a un’azienda tedesca, l’azienda italiana pagherebbe 6-7 volte di più e, se questo si consolida nel tempo, rischia di mettere fuori gioco la competitività delle aziende italiane. Quindi è importante prendere decisioni importanti e rapide per ridurre il rischio sovrano altrimenti avremo effetti negativi sull’economia, in particolare italiana”.
L’Italia, puntualizza il banchiere piacentino, ce la può fare ancora. “Fondamentalmente c’è la convinzione che dal punto di vista macroeconomico l’area euro ce la possa fare ancora e c’è la stessa convinzione anche sull’Italia che secondo me è un Paese non completamente conosciuto nei suoi fondamentali. Quando si fa presente che tutto sommato è un Paese con dei findamentali ancora forti, ancor più cresce la pressione perchè soprattutto il mondo politico reagisca e prenda decisioni rapide e inmportanti per riportare calma sui mercati”.
La decisione sulla finanziaria “è comunque positiva perchè è abbastanza unanime il riconoscimento che se implementata porterà il deficit nel 2013 sostanzialmente a zero. Quello su cui non c’è ancora risposta – prosegue Ghizzoni – è il fatto che comunque la finanziaria non riduce il debito complessivo e il fatto che non vengono affrontate strutturalmente misure di rilancio dell’ economia, che è anche la condizione per ridurre il rapporto debito Pil. Su questo secondo aspetto si crea molta aspettativa e attenzione. E poi credo che ci siano molte aspettative e attenzione perchè l’esecutivo sia in grado di implementare le decisioni che sono state prese e che ancora devono essere prese”. Secondo Ghizzoni, insomma, “un aspetto parzialmente positivo c’è ma bisogna prendere rapidamente decisioni ulteriori perchè tutti i mercati rimangono tesi ed estremamente volatili verso di noi”.
BOL
© riproduzione riservata