Si è svolta a Parigi la scorsa settimana la 73a edizione dello IAC, International astonautical congress il più importante evento del mondo nel campo dell’astronautica, che nel 2024 si terrà a Milano. L’Italia, spesso ritenuta erroneamente un paese non proprio all’avanguardia nel campo della ricerca e delle tecnologie avanzate, vi ha giocato un ruolo di primissimo piano, essendo il secondo paese al mondo dopo gli Stati Uniti per numero di relatori (311 contro 612), ampiamente davanti a giganti come Germania (284), Francia (259), India (231), Giappone (159), Gran Bretagna (157) e Cina (131).
Anche l’Insubria è stata ben rappresentata, grazie al professor Paolo Musso, direttore del Centro di ricerca InCosmiCon (Intelligence in the cosmic context) afferente al Disuit, Dipartimento di Scienze umane dell’innovazione per il territorio. Il professor Musso è stato il chairman di una delle sessioni del simposio sulla ricerca della vita extraterrestre, insieme al fisico Nicolò Antonietti e al radioastronomo Andrea Melis, anch’essi membri di InCosmiCon, così come Claudio Maccone, che è il chairman dell’intero simposio.
Inoltre, un altro membro del Centro di ricerca insubre, Daniela De Paulis, ha presentato la relazione principale, riguardante un grande progetto di comunicazione scientifica che sta portando avanti in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Fra qualche mese il progetto farà tappa anche all’Insubria, dove verrà organizzato un evento speciale aperto a tutti gli studenti e i docenti.