La storica azienda varesina Cassinetta è al centro di una mobilitazione congiunta tra politica e sindacati, determinati a proteggere il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori. In un incontro tenutosi nel pomeriggio di mercoledì 16 ottobre presso la presidenza di Villa Recalcati, il presidente della Provincia, Marco Magrini, e i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici hanno discusso il delicato momento che sta attraversando la ex Whirlpool, oggi Beko Europe, dopo l’acquisizione da parte del colosso turco Arcelik.
L’azienda, pur avendo consolidato la sua presenza nel Varesotto, è attualmente in una fase di incertezza, soprattutto alla luce della recente chiusura di uno stabilimento in Polonia, che ha comportato 1.800 licenziamenti, e dell’annuncio di aperture di nuove strutture in Bangladesh ed Egitto. Questa evoluzione alimenta timori per un possibile ridimensionamento o, nel peggiore dei casi, la chiusura dell’impianto italiano.
A Cassinetta lavorano circa 2.500 persone, e l’eventuale chiusura rappresenterebbe un colpo durissimo per l’economia locale e per l’indotto che ruota attorno all’azienda. Per evitare scenari negativi, le istituzioni locali e i sindacati si sono impegnati a mantenere alta l’attenzione sul futuro dell’azienda, chiedendo l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per riattivare il tavolo di crisi del settore elettrodomestico, che vive una fase di sofferenza.
Alla riunione, oltre ai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, erano presenti i delegati di fabbrica e vari consiglieri provinciali, tutti uniti nell’intento di salvaguardare i posti di lavoro e garantire un futuro a questa realtà industriale fondamentale per il territorio varesino.