VARESE – È stato presentato il volume «Sei anni insieme», sottotitolo «L’Università degli Studi dell’Insubria in cifre e per immagini: una Comunità verso il progresso umano e scientifico», che racconta il mandato del professor Angelo Tagliabue, magnifico rettore dell’ateneo dal 2018 al 2024. Un libro pubblicato da Mimesis edizioni e curato dal delegato agli affari istituzionali Gianni Penzo Doria.
«Abbiamo pensato a un libro da sfogliare, come un Album dei ricordi di questi ultimi sei anni trascorsi insieme – scrive il rettore nella sua prefazione –. Dunque, è un viaggio da ripercorrere ancora insieme. Persone, luoghi, eventi che, anziché restare nella memoria evanescente di ciascuno (me per primo), persistono in un volume che, nell’impossibilità di farlo per tutti, ne raccoglie solo alcuni. Ovviamente, abbiamo scelto solo eventi e fotografie istituzionali, tralasciando quella miriade eccezionale di eventi, luoghi e persone che l’effervescenza e la capacità scientifica dei nostri Dipartimenti e delle nostre Scuole hanno realizzato e incontrato in questi anni».
La presentazione ai giornalisti è avvenuta nell’Aula Magna di via Ravasi completamente ristrutturata, alla presenza dei due precedenti rettori Renzo Dionigi e Alberto Coen Porisini, del prorettore vicario Stefano Serra Capizzano (in collegamento Teams), della rettrice eletta Maria Pierro, del direttore generale dell’ateneo Marco Cavallotti e delle istituzioni: il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il sindaco di Varese Davide Galimberti e il vicepresidente della Provincia di Varese Giacomo Iametti, mentre il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha inviato un messaggio.
«Quella di prima era una bella Aula Magna giusta in quel contesto epocale. Quella attuale è un auditorium, legato ai tempi moderni, ai collegamenti multimediali e alla tecnologia. Ma oggi siamo qui per presentare un libro fotografico che è il frutto del lavoro di tutto l’ateneo in questi sei anni», ha detto il rettore Angelo Tagliabue, che ha consegnato personalmente il volume agli invitati e ha voluto ringraziare in pubblico anche la sua segretaria Luciana Mina.
Sempre vicino all’Ateneo, il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello: «Ci sono stati moltissimi eventi per cui prefettura e università hanno collaborato: l’Insubria è stata un punto di riferimento e la prefettura è stata felice di coinvolgerla nelle riflessioni, negli incontri e nei tavoli culturali, nei settori più svariati, dal disagio minorile alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alle riflessioni socioeconomiche e civili. Ringrazio per la collaborazione intensa di questi anni e per la presenza delle qualificate persone che hanno dato lustro alle celebrazioni, consentendo di offrire un punto di riferimento culturale e storico di prim’ordine».
La rilevanza del lavoro svolto insieme nel sessennio è stata sottolineata dal sindaco di Varese Davide Galimberti: «In questi anni è stata molto intensa la collaborazione: l’ateneo voleva rafforzarsi nel territorio delle città in continuità con la tradizione dei due rettori qui presenti e sono tante le iniziative che l’amministrazione comunale insieme all’università sta portando avanti per far crescere questo ateneo, sempre più punto di riferimento nazionale e internazionale per la didattica e la ricerca. Anticipo, inoltre, che si è finalmente conclusa la procedura per l’affidamento dei lavori dello studentato di Biumo: questa è stata un’idea vincente per le esigenze di residenzialità dell’ateneo e in ottica di trasformazione della città».
Un messaggio è stato inviato dal sindaco di Como Alessandro Rapinese: «Sono molto dispiaciuto di non poter essere presente in questa occasione che celebra attraverso l’opera del magnifico rettore Angelo Tagliabue l’esaltante percorso di questa istituzione che cresce e si evolve di anno in anno anche grazie alla collaborazione tra le nostre città che hanno il nobile obiettivo comune di favorire lo sviluppo degli studi per il progresso delle generazioni presenti e future e quindi di tutta la nostra comunità».
«Mi complimento per l’Aula Magna – ha detto Renzo Dionigi – e per la pubblicazione del libro del sessennio, immagini e testi che raccontano gli eventi che danno prestigio alla nostra università. E mi complimento con Angelo Tagliabue per aver saputo timonare l’ateneo anche quando è arrivata la tempesta, con calma e determinazione».
Anche Alberto Coen Porisini ha voluto sottolineare il periodo complesso che ha caratterizzato il sessennio: «È stata straordinaria la prontezza con cui l’ateneo guidato da Tagliabue ha saputo rispondere alla pandemia, grazie agli strumenti tecnologici messi in campo, che hanno garantito la continuità dei servizi agli studenti, ai docenti e al personale».
La prima parte del volume «Sei anni insieme» racconta la crescita dell’Insubria nel sessennio: per il personale tecnico amministrativo si è passati dalle 324 unità del 2018 alle 380 del 2024, con un incremento di oltre il 17%, gli studenti da 11.400 sono oggi 12.043, i ricercatori e i professori erano 358 e ora sono 448, con un incremento di oltre il 25%. Anche il bilancio è in crescita: dai circa 40 milioni di euro del 2018 si è passati a oltre 52 milioni di euro, con un incremento del 30%.
Una riflessione è dedicata al periodo della pandemia da Covid-19, quando «L’Università degli Studi dell’Insubria ha dimostrato resilienza e capacità di adattamento durante la pandemia di Covid-19, assicurando la continuità delle attività accademiche e contribuendo attivamente alla ricerca scientifica e al supporto della comunità. Queste misure ci hanno permesso di affrontare le sfide della pandemia in modo efficace e sicuro».
Un capitolo a parte racconta l’inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023, il 15 novembre 2022, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E il successivo ripercorre i principali eventi con cui nel 2023 l’Insubria ha celebrato i suoi primi 25 anni di vita: lo spettacolo ispirato a «Pierino e il Lupo» con l’artista Elio, la serata di festa per la comunità accademica nel Chiostro di Sant’Abbondio a Como, le luci che hanno disegnato un grande “25” sulla chiesa del rettorato per tutto il periodo di Natale. La sezione finale, con testi e fotografie, è dedicata alle numerose mostre d’arte allestite in rettorato dal Centro di ricerca sull’arte contemporanea.
Conclude il rettore Angelo Tagliabue: «L’intento dell’opera, è quello di rappresentare una comunità in cammino, che ha davanti a sé un futuro certo ed identitario di quello che siamo e vorremmo essere. Il mio sessennio si conclude con un ringraziamento a tutta la comunità accademica, alle autorità civili, religiose e militari, a tutte le persone che ho conosciuto e che tanto mi hanno supportato in questo cammino. Ad majora, semper!».
La conferenza stampa è stata ospitata nell’Aula Magna appena ristrutturata nell’ambito di un piano di potenziamento tecnologico generale che è stato finanziato da Regione Lombardia con circa 1,4 milioni di euro dalla Regione Lombardia. L’immobile, di proprietà della Provincia di Varese, è stato concesso all’ateneo dal 23 novembre 1999 per un periodo di cinquant’anni e può ospitare fino a 286 persone. Il progetto è stato seguito dall’ingegnere Clemente Sesta per la parte architettonica e impiantistica, e dall’architetto Annamaria Ferretti per la sicurezza in cantiere. I lavori sono iniziati il 20 giugno e sono stati completati il 23 ottobre.