Sotto l’egida del motto «L’Insubria: l’eccellenza a un passo da casa», sono stati quasi un centinaio gli studenti svizzeri dell’ultimo anno del liceo che hanno partecipato al primo Open Day organizzato dall’Università dell’Insubria al Consolato generale d’Italia a Lugano il 1° marzo.
Dopo i saluti del Console generale Gabriele Meucci e della fondatrice del Centro di Diritto Svizzero professoressa Maria Paola Viviani Schlein, la vasta offerta formativa dell’Insubria e le concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro sono stati presentati dai delegati del Rettore Giorgio Zamperetti e Michela Prest, e da numerosi docenti tra cui le direttrici dei dipartimenti di Diritto economia e culture professoressa Francesca Ruggieri e di quello di Medicina e Chirurgia professoressa Luigina Guasti. Presenti come testimonial anche diversi alumni dell’Insubria, tra i quali Christopher Zanazzi che dopo la laurea in Giurisprudenza ha brillantemente conseguito il brevetto di avvocato in Ticino dove esercita con soddisfazione la professione legale.
Nel corso dell’incontro sono stati sottolineati i vantaggi di una formazione in lingua italiana ma aperta alla dimensione internazionale grazie ai moltissimi accordi Erasmus/Semp e ai percorsi di doppio titolo che permettono il conseguimento di una laurea rilasciata contemporaneamente dall’Insubria e da prestigiose università dell’Unione Europea e della Confederazione elvetica.
Oltre al vivace interesse manifestato dagli studenti svizzeri, che al termine dell’incontro hanno rivolto numerose domande sulle tante facilitazioni per gli studenti internazionali (tra cui il bando per borse di studio che uscirà il 15 marzo), questa prima “incursione” promozionale dell’Insubria in territorio elvetico ha anche destato la curiosità dei media locali presenti alla manifestazione, che hanno dato spazio all’evento nelle testate giornalistiche e televisive del Ticino. Come ha sottolineato il Console generale, questo primo Open day rappresenta un punto di partenza per una sempre più vivace integrazione culturale tra realtà che, pur separate da una frontiera, hanno nel territorio insubre una forte identità storica e importanti connessioni economiche.
Il delegato alla Internazionalizzazione prof. Zamperetti, dal canto suo, in una intervista al Corriere del Ticino ha messo in evidenza come Insubria e Università della Svizzera Italiana siano vicine ma non rivali, tanto che collaborano insieme in diversi progetti tra cui un doppio titolo in matematica. «Più che un numero maggiore di iscritti cerchiamo studenti di qualità e soprattutto vogliamo schiuderci al mondo. Abbiamo visto che avere buoni studenti internazionali migliora il livello generale delle classi; stiamo quindi facendo un grosso investimento per aprire l’Insubria agli altri Paesi: e il primo di questi Paesi è quello a 5 km da casa nostra».