Urne aperte in Norvegia per il rinnovo del Parlamento


Oslo, 14 set.(Apcom)
– I norvegesi votano oggi per il rinnovo del Parlamento in uno scrutinio il cui esito appare incerto per la coalizione di sinistra uscente.

La maggior parte dei seggi ha aperto alle 9 locali. Alcuni elettori hanno potuto deporre la scheda nell’urna già da ieri poichè la metà circa dei 430 comuni ha deciso di votare su due giorni per ragioni di praticità.

Il governo che comprende i laburisti – primo partito del Paese – e gli alleati socialisti e centristi, e l’opposizione di destra, dominata dai populisti e divisa, sono testa a testa negli ultimi sondaggi. Secondo un sondaggio pubblicato oggi dal giornale economico Dagens Naeringsliv, la coalizione potrebbe vincere una maggioranza di 88 seggi su 169 nello Storting, contro 79 mandati per la destra e 2 per l’estrema sinistra.

Paladino dello Stato assistenziale e dell’occupazione, il Primo ministro Jens Stoltenberg, al potere dal 2005, si fregia di aver aiutato la Norvegia a superare la crisi economica senza ricorrere a politiche restrittive ma attingendo alla manna del petrolio. In previsione dell’era post-petrolio, il regno nordico, quinto esportatore mondiale di oro nero, deposita dal 1996 gli introiti petroliferi in un fondo pensioni che a fine giugno valeva 277 miliardi di euro. Ad oggi il Paese vanta il tasso più basso di disoccupazione d’Europa (3%).

“Il Partito laburista ha la migliore politica sia per la stabilizzazione dell’economia che per proteggere l’occupazione ma anche per l’assistenza agli anziani, per l’istruzione e i trasporti”, ha dichiarato Stoltenberg, poco prima di votare in una scuola di Oslo ieri.

L’opposizione di destra di promette tagli alle tasse e privatizzazioni, contando sul malcontento dei norvegesi esasperati di fronte all’alto livello di imposizione fiscale e alle carenze dello Stato-assistenziale. “Non smantelleremo lo Stato assistenziale”, afferma tuttavia la presidente del Partito conservatore, Erna Solberg, 48 anni, considerata la principale pretendente alla poltrona di Primo ministro a destra. Accreditato di circa un quarto delle intenzioni di voto, il Partito del Progresso (populista) di Siv Jensen, 40 anni, vuole sfruttare i fondi del petrolio per finanziare nuove infrastrutture.

Il blocco dell’opposizione è tuttavia indebolito da delle divisioni: il centro-destra rifiuta di unirsi in un eventuale governo con i populisti, per le loro posizioni anti-immigrazione. (con fonte Afp)

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