Roma, 9 gen. (Apcom) – Il marito e la madre di Brittany Murphy, l’attrice statunitense stroncata da un arresto cardiaco lo scorso 20 dicembre, cercarono disperatamente di salvarle la vita rianimandola. E’ quanto emerge dalla drammatica telefonata al 911, il numero di telefono dei servizi di soccorso negli Stati Uniti, partita dall’abitazione californiana dell’attrice, di cui è stata diffusa la registrazione.
Brittany Murphy, pseudonimo di Brittany Anne Bertolotti, ebbe un malore lo scorso 20 dicembre e fu portata d’urgenza al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, dove i medici ne constatarono poco dopo il decesso.
Nel corso della registrazione si sente la madre Sharon piangere e singhiozzare, spiegando all’addetto del 911 che la figlia non respira. L’uomo impartisce istruzioni su come rianimarla, che la donna gira al marito dell’attrice Simon Monjack, che ha già iniziato a praticarle un massaggio cardiaco.
“Mia figlia è svenuta”, dice affannosamente la madre di Brittany Murphy all’addetto, aggiungendo che l’attrice si era sentita male, aveva vomitato e avvertiva forti giramenti di testa. Prosegue spiegando che non stava assumendo farmaci. “Brittany, ti prego rispondi”, le sue grida rotte dalle lacrime.
Le autorità statunitensi sono in attesa degli esami tossicologici per stabilire con certezza le cause della morte di Brittany Murphy, che aveva da poco compiuto 32 anni. L’attrice aveva recitato in “Sin City” e in “8 Mile” con il rapper Eminem, con il quale aveva avuto un flirt. La repentina perdita di peso di Brittany Murphy e le diverse trasformazioni nel corso degli anni hanno dato vita a una ridda di voci su suoi disturbi alimentare e su interventi di chirurgia plastica.
Fco
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