Washington, 26 giu. (Ap) – La Camera degli Stati Uniti ha approvato la riforma di legge contro il riscaldamento globale che vuole traghettare il paese verso una nuova era, caratterizzata dall’utilizzo crescente di forme più pulite di energia.
Il risultato non era scontato, come dimostra anche la lieve differenza tra i pro e i contro alla misura. La proposta è passata infatti con 217 voti favorevoli e 205 contrari. Ben trenta deputati democratici hanno votato contro, confermando il conflitto che il disegno di legge ha scatenato all’interno del partito della maggioranza. Da segnalare a tal proposito che i repubblicani hanno sottolineato che la riforma include “l’aumento delle tasse maggiore della storia americana”
Il piano chiede per la prima volta l’imposizione di limiti sull’emissione di anidride carbonica e altri gas responsabili dell’effetto serra sull’attività degli impianti di energia, di raffineria e in generale sulle fabbriche che si trovano negli Stati Uniti.
L’obiettivo è quello di passare dall’utilizzo del carbone e di altri combustibili fossili a forme di energia rinnovabili e più efficienti sul fronte dei consumi.
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